editoriale

La coppia che non t’aspetti risolve la gara. Squadra vecchia? Non sembra se…

In attesa delle gare di domani, grazie a questi tre punti importantissimi, finalmente l’Inter abbandona il quart’ultimo posto in classifica e sorpassa il Bologna portandosi a ridosso di altre cinque squadre. SOPORIFERO. Il primo tempo...

Alessandro De Felice

In attesa delle gare di domani, grazie a questi tre punti importantissimi, finalmente l'Inter abbandona il quart'ultimo posto in classifica e sorpassa il Bologna portandosi a ridosso di altre cinque squadre.

SOPORIFERO. Il primo tempo dell'Inter non è il massimo da vedere. Forse il freddo, forse il timore di evitare ulteriori infortuni come quello accorso a Sneijder nel riscaldamento, bloccano la manovra nerazzurra. Gli unici sprazzi di luce in fondo al tunnel si vedono grazie alle giocate di Zarate, posizionato largo sulla sinistra che mettono in apprensione la difesa del Cagliari. La squadra sarda si muove bene, mantenendo i ritmi lenti e coprendo bene tutte le zone grazie a dieci uomini posizionati dietro la linea del pallone. Le ripartenze anche sono altrettante lente con la squadra che sale contemporaneamente al pallone, per evitare di rimanere scoperti in contropiede.SFORTUNA. Si capisce subito che la serata non sarebbe stata delle più fortunate già seguendo il riscaldamento. Sneijder out per un problema muscolare, dopo essere stato spremuto (inutilmente) in nazionale per due gare consecutive. Come se non bastassero le assenze eccellenti di gente come Maicon e Lucio. Oltre agli infortuni, si aggiungono anche la traversa colpita da Pazzini con un destro terrificante dal limite sinistro dell'area di rigore e la punizione di Zarate che si stampa all'incrocio. La palla, come ogni qualvolta si affronta Agazzi, sembra non voler entrare. Cambia tutto però grazie alla rapidità di esecuzione di Thiago Motta che porta in vantaggio l'Inter seppur in posizione (di poco) di fuorigioco e grazie a un Coutinho che inventa una magia da fuori area bruciando il portiere sardo sul suo palo. INDOVINA CHI VIENE A CENA? Uno era destinato alla panchina e l'altro alla tribuna, ma l'infortunio di Sneijder sconvolge tutto. Coutinho subito titolare, mentre Alvarez in panchina proprio al posto del brasilianino. Saranno proprio loro due a cambiare il volto della gara, grazie a una buona intensità, a voglia di fare e ad una maggiore convinzione nei propri mezzi rispetto al passato. La sostituzione di Alvarez con Zarate, fa storcere il naso agli spettatori di San Siro, ma si rivelerà una mossa giusta. Liberi di agire, in una sorta di 'albero di Natale' con Pazzini al vertice, riescono ad allargare le maglie dei giocatori cagliaritani e a produrre maggiori pericoli in avanti. Il gol di Coutinho nasce proprio da un ottimo intercetto di Alvarez a centrocampo, che parte in progressione sulla destra e la palla dopo due soli tocchi, arriva all'ex Vasco da Gama bravissimo a fingere un tiro a giro dal vertice sinistro dell'area di rigore e a freddare Agazzi sul primo palo.VECCHI A CHI?  L'Inter è la squadra europea con la maggiore età media, ma vedendo la gara di quest'oggi si può ben sperare per il futuro. Coutinho, Alvarez, Ranocchia, Zarate, Pazzini, Jonathan e Faraoni sono giovani e non solo di belle speranze. Se riusciranno a crescere alle spalle di mostri sacri come Cambiasso, Milito e Samuel, gli anni a venire saranno di sicuro rosei. L'Importante è saper aspettare e non mettere troppa pressione. Sentire applausi per gente da sempre criticata come Coutinho, Alvarez e Jonathan è un segnale importante di maturità anche da parte del pubblico nerazzurro, non sempre troppo paziente nei confronti del 'nuovo che avanza'.