Julio Cesar 6: Mette una pezza su Dzemaili nel primo tempo, poi si inchina a Lavezzi, dopo essersi inchinato a chiunque nelle ultime settimane.
editoriale
Le pagelle: Stankovic disastroso, Forlan inesistente. Ranieri e quei silenzi impotenti
Julio Cesar 6: Mette una pezza su Dzemaili nel primo tempo, poi si inchina a Lavezzi, dopo essersi inchinato a chiunque nelle ultime settimane. Faraoni 5: Primo tempo da dimenticare, asfaltato a turno da Lavezzi e Zuniga. Nella ripresa, quando...
Faraoni 5: Primo tempo da dimenticare, asfaltato a turno da Lavezzi e Zuniga. Nella ripresa, quando può prendersi tutta la fascia, migliora leggermente e costringe Aronica al rosso.
Lucio 5: Era stato baluardo, a volte anche da solo contro gli attaccanti del Napoli, ma nel momento topico si fa saltare come un birillo da Dzemaili.
Samuel 6: L'Inter sembra Fort Apache, lui a prova a difendere il fortino come può
Nagatomo 5: Più o meno copia e incolla della prestazione di Faraoni. Primo tempo regalato a Maggio, ripresa lievemente meglio.
Zanetti 5: Prestazione impalpabile, e per Zanetti è davvero un evento raro.
Stankovic 4: Gargano e Inler lo mangiano letteralmente. Come schermo davanti alla difesa, in questo momento, è un disastro, perché gli avversari penetrano come un coltello nel burro.
Cambiasso 5: Vederlo arrancare appeso alla maglia di Inler o di Maggio o di Gargano mette tristezza.
Sneijder 5,5: L'unico tiro degno di nota del primo tempo è il suo. Arretra in mezzo al campo a cercare palloni, ma nella confusione generale non accende la luce.
Milito 5: Non tocca palla. L'Inter la metà campo del Napoli la vede di rado, e quando la vede spesso è perché Lucio o Samuel hanno appena sparacchiato un pallone in profondità.
Forlan 4: Sarebbe quasi da senza voto, per il semplice fatto che la sua prestazione è inesistente.
Cordoba 5: L'emblema della confusione tattica di Ranieri, che improvvisa rivoluzioni a fine primo tempo.
Pazzini 4: L'ombra di se stesso, fallisce un gol da segnare anche bendato. Sembra il Milito di inizio anno.
Poli 6: Più dimostra di essere tonico e meno gioca. Misteri.
Ranieri 4: A centrocampo non si può giocare se non si ha più di 35 anni? "La squadra mi segue", ha detto in conferenza. Si, ma lui lo sa dove sta andando? Sempre più confuso. E i lunghi silenzi in panchina sono emblematici dell'impotenza che avverte in questo momento.
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