Manna dal cielo quella caduta oggi sul prato di San Siro, durante la gara tra Inter e Parma. Finisce cosi il ciclo, che ormai pareva infinito, di sconfitte. Poco importa se è un gol fortunoso di Rocchi a regalare i tre punti e la possibilità concreta di lottare ancora per un posto in Europa. Oggi valeva tutto. Per una volta la Dea Bendata non ha voltato le spalle ai nostri colori. Lo si è intuito subito quando il tiro scoccato da Valdes, nel corso del primo tempo si è andato ad infrangere sulla traversa di un incolpevole Handanovic, senza poi venire ribattuto in rete da nessuno. La gara non è di quelle belle ed entusiasmanti con continui ribaltamenti di fronte e occasioni da gol. E' una di quelle gare in cui sai che serve l'episodio per infrangere il muro di noia. Ed è cosi che ad un certo punto un solito lampo di Kovacic spacca in due la partita, con il ragazzo che si porta la palla in avanti e allarga sulla fascia destra, dove un accorto Jonathan, aggancia bene, e serve nel mezzo Rocchi. E' in quel momento che l'ex Lazio, colpisce malamente il pallone, impattandolo quasi di mezzo collo esterno anzichè di interno e inganna Mirante, che rimane spiazzato. Gol numero 101 in Serie A e tanti saluti al pubblico che, nonostante l'età avanzata, sta imparando ad apprezzarlo per l'impegno costante mai lesinato in ogni gara in cui è stato chiamato in causa.
editoriale
Manna dal cielo. Schelotto ok l’impegno, ma i fischi ci possono stare. Bravo Johnny!
Manna dal cielo quella caduta oggi sul prato di San Siro, durante la gara tra Inter e Parma. Finisce cosi il ciclo, che ormai pareva infinito, di sconfitte. Poco importa se è un gol fortunoso di Rocchi a regalare i tre punti e la possibilità...
SCHELOTTO. Ennesima gara in cui quando l'argentino tocca palla, il pubblico di San Siro lo fischia sonoramente. Stramaccioni si è dichiarato dispiaciuto per questa situazione, ma rimane sempre l'antico dilemma: sostenere sempre un giocatore anche quando è in panchina per il sol fatto di indossare la nostra maglia oppure, pagando per assistere ad uno spettacolo, se lo spettacolo è pietoso si può avere tutto il diritto di criticarlo? Per carità, la voglia e l'impegno vengono apprezzati da tutti, ma sarebbe anche un pochino antitetico guadagnare milioni di milioni e poi non correre quando si è chiamati a svolgere il proprio lavoro. Arriveranno tempi migliori per Schelotto certamente, ne siamo convinti. Magari con una maglia indosso che abbia un peso emotivo inferiore a quella nerazzurra.
JONATHAN. In questa rubrica, classica del post partita, è stato uno di quelli sempre presi di mira. I voti in pagella e le prestazioni, ci davano una grossa mano nel giustificarne la critica. Oggi però, cosi come da qualche gara a questa parte, il terzino brasiliano ha fatto capire che di certo non è Maicon, ma quando si impegna sa essere accorto e sa anche saltare l'uomo. Oggi lo fa bene, spingendo sulla fascia in supporto a Zanetti ed essendo attento anche nel ripiegamento difensivo. Nel caso in cui dovesse comportarsi cosi bene sino alla fine della stagione, potrebbe avere qualche chance di rimanere a fine stagione. Per ora in questi due anni sono maggiori i lati negativi che quelli positivi della sua esperienza. Ma forse, con il suo modo di fare, mai fuori dalle righe a dir la verità, ha conquistato il pubblico. Quando ha fatto gol in Coppa Italia, il suo primo pensiero non è stato quello di zittire il pubblico, ma di dedicargli la segnatura, come ringraziamento per aver pazientato cosi tanto. Bravo Johnny!
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