editoriale

Milito è da ‘X Files’. Con questa grinta si va lontano. Bravo Poli ma ancora più bravo Ranieri!

Ci sono voluti tre mesi, ma finalmente l’Inter ha riconquistato quella solidità che l’ha caratterizzata nelle ultime stagioni. Solo cinque i gol subiti nelle ultime sette partite, tornando a essere una delle difese meno battute della...

Alessandro De Felice

Ci sono voluti tre mesi, ma finalmente l'Inter ha riconquistato quella solidità che l'ha caratterizzata nelle ultime stagioni. Solo cinque i gol subiti nelle ultime sette partite, tornando a essere una delle difese meno battute della serie A. Il recupero permette cosi all'Inter di arrivare a quota venti in classifica ed assestarsi al sesto posto, parimerito con il Palermo.GRINTA. Quella che si è vista stasera al 'Marassi' è stata una squadra grintosa, con molta voglia di portare a casa il risultato e non lasciarsi sfuggire l'occasione di scalare posizioni in classifica. La cerniera di centrocampo composta da Poli, Cambiasso e Motta regge bene il confronto con la mediana avversaria e Ze Eduardo è troppo solo in avanti per intimorire la coppia Samuel - Lucio di questa sera. In avanti Pazzini rincorre tutti i palloni come una furia, anche se lo stesso purtroppo non si può dire del suo compagno di reparto Diego Milito.UFO. Milito è un oggetto non identificato che vaga per il campo. Degno di una puntata di 'X files' dove i due agenti Murder e Skelly si occupavano di fenomeni paranormali. Anche a un metro dalla porta riesce a centrare nel pancione Frey, piuttosto che scaraventare la palla in rete. Fa più Forlan in 10 minuti che l'ex Principe in tutti gli 80 in cui è rimasto in campo. Prende l'applauso del pubblico del 'Marassi' di fede rossoblu al momento della sostituzione. Le mani degli interisti sono impegnate invece a compiere gesti di misericordia per celebrare la sua dipartita dal terreno di gioco. Non è mancanza di riconoscenza ma solo obiettività.MOTO PERPETUO. Ci sono giocatori che dove li metti stanno e solitamente rispondono al nome di Zanetti. Nagatomo ci prova, ma le cose migliori le fa sempre quando parte dal basso sulla sinistra. In due partite percorre la fascia decine di volte e trova in entrambi i casi il gol. Sabato scorso con un rimpallo, questa volta con un colpo di testa. Se segna anche così vuol dire che la fortuna non ci ha voltato proprio le spalle. Volenteroso, generoso, votato al sacrificio, non fa pentire Ranieri della fiducia accordatagli. In questo momento è superiore all'ultimo Cristian Chivu visto in maglia nerazzurra.

BUONA LA PRIMA. Prima gara dopo quattro mesi di stop e buona prestazione di Andrea Poli. L'ex Sampdoria, forse caricato dall'affrontare la sua rivale per antonomasia dopo gli anni vissuti all'ombra della lanterna, sfodera una prestazione diligente in una posizione non sua. L'obiettivo di Ranieri è posizionarlo largo sulla fascia, per dare a Thiago Motta una opzione in più per lo scarico e per permettere, quando lui si accentrava, di lasciare campo libero a Nagatomo per le sue discese sulla fascia. Un ottimo rientro per la seconda parte di stagione che ci vedrà protagonisti sia in Italia che in Europa. Con la sua presenza, si potrà permettere a Motta e Cambiasso di riposare un attimo, visto che i due ultimamente nell'ultima parte delle gare da loro disputate, appaiono sempre un pò in affanno.

L'INDOVINO. Mister Ranieri indovina entrambi i cambi di Alvarez per Faraoni e di Forlan per Milito. Il primo serve un assist sontuoso con la scritta 'push me' per Nagatomo e becca anche un gran palo dalla distanza, il secondo invece entra e mostra sprazzi della sua classe, giustificando i premi vinti nell'ultimo mondiale e nella scorsa Copa America. Coraggioso anche nella scelta di piazzare largo a sinistra Poli, sin da subito dimostra di avere ragione. Questa Inter, man mano che passa il tempo, diventa sempre più sua e fa vedere di essere disponibile ad abbassare la testa e pedalare senza guardare quanto dista la vetta.