"Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa."
editoriale
Non bastava il 30 sul campo? Per la Juve pronto un nuovo riconoscimento Ad hoc…
“Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa.” Forse non era il caso scomodare addirittura il Sommo Poeta e probabilmente, non avremmo neanche noi dovuto...
Forse non era il caso scomodare addirittura il Sommo Poeta e probabilmente, non avremmo neanche noi dovuto soffermarci di fronte a tali prepotenze intellettuali. Tuttavia, non siamo adorni della medesima indulgenza indicata dal Maestro, seppur lo sdegno rimanga rigorosamente lo stesso. Prima di proseguire oltre, determiniamo un assunto: La società calcio Juventus, nelle persone di Antonio Conte, Andrea Agnelli, Beppe Marotta, eccetera, eccetera, mediante l'eliminazione dalla Champions, patita per mezzo di compagini ignote come quella del Copenaghen, si è resa protagonista di una delle più indimenticabili mortificazioni a cui l'Italia abbia assistito in campo sportivo.
Forse abbiamo anche noi esagerato un tantino, ma era importante che tal concetto si distinguesse come un graffio nero su una tela immacolata. Era doveroso farlo.
Non abbiamo la presunzione di sentirci portatori assoluti di verità, né tantomeno vogliamo gettare ombre sull'altrui pensiero, tuttalpiù, desideriamo discostarcene con fretta e determinazione. La prematura estromissione bianconera ha funto da serbatoio per la fantasia di molti giornalisti, che con l'ausilio di neologismi e/o forestierismi, che dir si voglia, concepiti ad hoc per la circostanza, hanno cercato di indorare l'amara pillola. Dalla "Rosea" di questa mattina, si evincono scenari sconcertanti: "la Juventus, è stata si eliminata dalla Champions, ma parteciperà all'Europa League, cosa che potrebbe consentirle di vincere niente di meno che..... il tripletino". Ma che roba è il tripletino? Fino a ieri, le squadre eliminate dall'Europa che conta venivano "vessate" in libera piazza e adesso, invece, le inneggiamo sospingendole fino alla possibile vittoria del tripletino? Non è tutto, sempre nel medesimo articolo, si fa notare come l'eliminazione dalla prestigiosa competizione, abbia addirittura compattato ancor di più il gruppo di Conte, come a dire: più perdono e più acquisiscono sicurezze. Anche questa suona strana, ma sorvoliamo per arrivare al gran finale, ovvero: "l' obiettivo della Juventus non era la Champions ma il Campionato". Qui ci troviamo di fronte ad una vera e propria chicca, probabilmente neanche Pellegatti, parlando del "suo" Milan, sarebbe riuscito ad essere più clemente. Sicuramente i bianconeri non ambivano a vincere il trofeo, ma siamo certi che dopo aver visto il sorteggio della fase a gironi, abbiano spostato l'asticella, ponendo come obiettivo il raggiungimento minimo degli ottavi di finale. Altrimenti cosa era stato comprato a fare Tevez? Noi ricordiamo ancora quei titoli che: Juve adesso si che fai paura alle big e ancora: Juve d'Europa.
Adesso proviamo a fare un gioco: Facciamo un passo indietro nel tempo per vedere qual era stato il trattamento riservato ai nerazzurri dopo esser stati eliminati dalla Champions:
Nel 2011, i nerazzurri guidati da Leonardo vennero sconfitti dallo Schalke 04 di Raul nei quarti di finale. Fu sconfitta sia all'andata che al ritorno (2-5; 2-1 ndr) dopo essersi piazzati al secondo posto nel girone (un punto in meno del Tottenham) e, soprattutto, dopo aver portato a compimento una grande rimonta negli ottavi di finale, in casa del Bayern Monaco (rete decisiva di Pandev.) Da sottolineare, inoltre, che quella nerazzurra era l'unica squadra italiana rimasta in lizza. Tuttavia, il giorno dopo, la Gazzetta dello Sport titolava così:
L'Inter terminò quella stagione con un secondo posto in campionato, alle spalle del Milan e con un successo in Tim Cup, dopo aver battuto il Palermo per 3-1 nella finale secca disputata allo stadio Olimpico di Roma.
Un anno più tardi, alla Beneamata guidata da Claudio Ranieri, non bastò la vittoria casalinga per 2-1 sul Marsiglia, nel ritorno degli ottavi di finale, per ribaltare l'1-0 dell'andata a favore dei francesi. I nerazzurri (primi nel girone a quota 10) uscirono di scena per la meschina regola dei gol in trasferta, che catapultò i transalpini ai quarti di finale. Anche in quell'occasione, nonostante l'Inter fosse stata anche pizzicata dalla sfortuna, la "Rosea" ci andò giù pesante:
Situazioni che hanno dell'incredibile, se paragonate al trattamento che ha ricevuto la Vecchia Signora dopo la mesta fine nell'attuale Champions League. In entrambe le circostanze l'Inter riuscì a superare la fase a gironi, nonostante le difficoltà del post-Triplete e i problemi con i diversi allenatori alternatisi dopo l'addio di Mourinho. E' evidente, almeno ai nostri occhi, la disparità di trattamento che ha caratterizzato diversi contesti, dipingendo scenari totalmente eterogenei.
Al lettore l'ardua sentenza.
@DanViti - @ngoppejammeja
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