Alla parola infortunio un brivido freddo ci percorre la schiena. Nella mente il ricordo di una stagione, quella passata, in cui il bollettino degli infortunati aveva preso le sembianze di un bollettino di guerra. Con quella fastidiosa sensazione che le cose potessero solo peggiorare. In particolar modo pensiamo all'attacco. Un reparto che si fondava su Milito e Palacio. Nella finestra di mercato invernale arrivò Rocchi, partì Livaja. Il devastante infortunio di Milito a febbraio fece precipitare le cose. Inesorabilmente.
editoriale
NON SOLO MILITO
Alla parola infortunio un brivido freddo ci percorre la schiena. Nella mente il ricordo di una stagione, quella passata, in cui il bollettino degli infortunati aveva preso le sembianze di un bollettino di guerra. Con quella fastidiosa...
Quest'anno il campionato è iniziato senza Milito (in recupero dal grave infortunio), ma il Principe è tornato contro il Sassuolo. Contro il Sassuolo ha scritto il romanzo del suo ritorno (doppietta e festa di abbracci), ma purtroppo quel romanzo era destinato a trasformarsi in racconto breve. Ora Diego è di nuovo fermo. Non era un'ipotesi totalmente imprevedibile. La differenza, rispetto alla scorsa stagione, è da ricercarsi nella panchina. Icardi e Belfodil, ancora mai titolari nell'Inter di Mazzarri, sono stati presi anche per questo motivo. Un'Inter con Diego in campo e in forma è un'Inter che regala sicurezza. Che profuma di successo. Ma dopo la scorsa stagione non rinforzare quel reparto sarebbe stata pura follia. Nulla a che vedere con la voglia di rivedere il Principe in campo. Quella non è diminuita. Come la voglia di Diego di ritornare in campo.
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