editoriale

Per colpa di chi

Chissà se Mazzarri, a parti invertite, avrebbe utilizzato le stesse parole per esprimere in maniera civile il dissenso di Ranieri (“Sto pregando Dio che tu abbia visto bene”). Chissà a quali teatrali scene si sarebbe abbandonato, sempre a...

Sabine Bertagna

Chissà se Mazzarri, a parti invertite, avrebbe utilizzato le stesse parole per esprimere in maniera civile il dissenso di Ranieri (“Sto pregando Dio che tu abbia visto bene”). Chissà a quali teatrali scene si sarebbe abbandonato, sempre a parti invertite, il pacato presidente De Laurentis. Dopo essersi più volte lamentato del peso specifico delle grandi, aver dato delle merde a tutti i presenti della riunione di lega ed essere scappato con un motorino, chissà quale colpo di scena cinematografico avrebbe scelto per suggellare la protesta per una direzione di gara a evidente senso unico. Non ha più voglia di parlare di arbitri Mazzarri dopo Inter-Napoli. “Vittoria limpida, non parlo degli episodi arbitrali.” In perfetto stile Lippiano (“Lasciamo perdere gli episodi”) gli episodi non contano una mazza. Stasera, almeno.

Veniamo al protagonista assoluto del match, l'arbitro Gianluca Rocchi. Ci sono dei precedenti con i quali non vi voglio tediare troppo a lungo. In 16 partite Rocchi ha espulso 7 giocatori nerazzurri. Nel famoso derby Mourinhiano (vinto dall'Inter in 9 uomini contro 11) buttò fuori dopo 20 minuti Wesley Sneijder, colpevole di aver applaudito ironicamente al suo indirizzo. Rocchi, invischiato nella vicenda Calciopoli, è stato assolto con formula dubitativa, dopo che i pm dell'accusa avevano chiesto per lui una pena di un anno e quattro mesi. Nell'attesa della sentenza, l'arbitro fiorentino ha continuato a dirigere incontri, non senza polemiche.L'arbitro fiorentino ama le luci della ribalta. Anche in questa occasione decide di mettersi subito in evidenza prendendo le redini dell'incontro. Decisioni incomprensibili rovinano la partita in maniera drammatica dirigendola verso l'unico risultato possibile. La disfatta dei nerazzurri. Ci vogliono 45 minuti perché Mister Ranieri sfoderi le sue personali manette che chiedono giustizia. Immediata la risposta di Rocchi. Espulso anche il mister nerazzurro. Tre indizi fanno una prova. Ma non c'è posto per i ripensamenti in una serata come questa.

Peccato che gli arbitri non debbano mai rendere conto nel post-partita di quanto  successo sul campo. In fondo anche quando un allenatore ha meritato di perdere, ha sbagliato tutti i cambi e non è stato capace di leggere la partita non ha una gran voglia di rispondere alle centinaia di domande tutte uguali dei giornalisti. Mi scusi Sig.Rocchi, che cosa le passava per la mente mentre indicava il dischetto per un rigore fantasma? Per quale motivo la sua mano viaggia così pesante con i nerazzurri? C'è qualche rancore che non è ancora riuscito a digerire? E via dicendo. Non sarebbe male portare gli arbitri in conferenza stampa. Tanto poi il giorno dopo anche loro non sono esenti dai voti sui giornali. Tanto vale provare a capire che cosa gli gira per la testa.

Il killer di San Siro. Così è stato definito da molti. Ma il mandante? Ranieri non ha paura a pronunciare la parola Calciopoli. Non vogliamo parlare di cupole, né di complotti e nemmeno di trame ordite in segreto (chissà che il futuro non ci smentisca, non sarebbe poi la prima volta che questo avviene). Ci riferiamo ad un'aria che da luglio a questa parte non è un'aria serena. Quello scudetto di cartone lasciato all'Inter e caricato di supposizioni secondo le quali i nerazzurri avrebbero tentato di beneficiare di trattamenti di favore come tutti gli altri è ancora al centro dei giochi. Qualcuno asserisce che quegli scudetti tolti sono suoi di diritto. Lo asserisce senza contraddittorio. E allora perché adesso dovrebbe essere cambiato qualcosa? Prima incutevamo pena, ora nei nostri confronti solo rabbia e odio. Dobbiamo espiare delle colpe, evidentemente. Dobbiamo capire quali, a questo punto. Perché ci piacerebbe perdere e poter dare la colpa ai nostri errori, alle nostre debolezze e alle nostre mancanze. A tutto questo ci sarebbe una soluzione, al resto temo proprio di no.