La vittoria di sabato sera in quel di Torino ha messo in mostra non solo il potenziale della Beneamata, ma anche la capacità di saper giocare da squadra. E questo, all’Inter, mancava da parecchio. Come ha detto il nostro Presidente Massimo Moratti, ora non bisogna montarsi la testa, anzi. C’è ancora tanto da lavorare, ma le basi per fare una grande stagione ci sono tutte.
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Più forti di tutto! Tridente: Strama è riuscito dove nemmeno Mou
La vittoria di sabato sera in quel di Torino ha messo in mostra non solo il potenziale della Beneamata, ma anche la capacità di saper giocare da squadra. E questo, all’Inter, mancava da parecchio. Come ha detto il nostro Presidente Massimo...
A partire dalla difesa. Rispetto agli ultimi anni, infatti, la squadra allenata da Andrea Stramaccioni si dimostra più solida. Handanovic in porta è una sicurezza e lo sarà senza dubbio per i prossimi anni. La difesa a tre, che con Gasperini sembrava un’utopia, stabilisce equilibrio: Ranocchia sembra rinato e, a parte l’inizio con la Juventus, ha sempre fornito ottime prestazione; Samuel è una garanzia, mentre una delle sorprese più belle di questo avvio di stagione è la presenza, ormai fissa, di Juan Jesus. Il giovane difensore, che sembrava vicino ad un trasferimento in prestito, ha dimostrato di avere piedi buoni, non commette ingenuità e ha “diviso” le opinioni tra chi lo paragona al Lucio dell’era Mourinho e chi lo paragona a Thiago Silva. Chissà che non possa diventare anche lui una bandiera verdeoro.
A centrocampo la presenza di Cambiasso si sta dimostrando, come ogni anno, di straordinaria importanza. Ed è questa la vera risposta agli scettici che lo davano per finito: davanti la difesa è una diga, gli inserimenti sono favolosi e i palloni recuperati finora sono molteplici. Non a caso, senza di lui in campo nei primi 45’ contro la Sampdoria, l’Inter era sotto. Molto bene sta facendo anche Gargano che, a parte la prestazione contro la Roma abbastanza sottotono, si è guadagnato la fiducia del popolo nerazzurro: tanta corsa, ma soprattutto molta caparbietà e qualità. Non merita commenti, invece, l’onnipresente Zanetti. E’ in ripresa, finalmente anche Fredy Guarin che in pochi minuti contro la Juventus ha dato il ‘via’ al sorpasso. Sulla fascia sinistra, infine, il ballottaggio Nagatomo-Pereira persiste ogni settimana: l’incontrollabile progressione del giapponese o l’uruguaiano che sa difendere e allo stesso tempo spingere?
Sull’attacco, poi, si potrebbe scrivere un libro. Nemmeno Mourinho riuscì ad imporre il tridente, come ha fatto Stramaccioni: Quaresma-Ibrahimovic-Mancini fu un vero flop, che durò solo tre giornate. Cassano-Milito-Palacio, invece, sono un trio fantastico, favoloso, spietato e micidiale. La fantasia dell’ex Milan, la concretezza del ‘Trenza’ e l’infallibile ‘Principe’ stanno trascinando un’Inter che non vuole fermarsi più, alla ricerca della vetta, che per molto, troppo tempo, è stata in mano ad una squadra che non merita, per la storia recente, di essere lì.
L’urlo dell’Inter all’Italia, ma soprattutto alla Juventus: NOI, CI SIAMO. E SIAMO PIU' FORTI DI TUTTO!
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