editoriale

Predestinato? No, si è fatto il mazzo e per questo lo preferiamo!

I volti nuovi erano quelli di Vidic, Dodo e M’Vila, ma gli spettatori al seguito della squadra nerazzurra al ritiro di Pinzolo, non hanno potuto fare a meno d’accorgersi di un altro ragazzo, già noto agli addetti ai lavori e agli...

Alessandro De Felice

I volti nuovi erano quelli di Vidic, Dodo e M’Vila, ma gli spettatori al seguito della squadra nerazzurra al ritiro di Pinzolo, non hanno potuto fare a meno d'accorgersi di un altro ragazzo, già noto agli addetti ai lavori e agli appassionati del settore giovanile:  Federico Bonazzoli si è mostrato senza remore in tutto il suo talento anche a chi non allarga gli orizzonti verso l’eccellente vivaio di casa nostra.

Federico è uno di quegli attaccanti rognosi da marcare, molto forte fisicamente, ma al contempo rapido di gambe e col mancino più educato di un Lord appena uscito dal collegio. La carta d’identità – sotto la dicitura anno di nascita – recita 1997 e non è un errore di stampa. 

Il Bona” così lo chiamano i suoi compagni di squadra, si sta abituando col tempo ai meccanismi della prima squadra e si percepisce ad occhio nudo, che l’emozione delle prime volte è già stata abbondantemente superata. Anche l’atteggiamento che i veterani hanno nei suoi confronti è sicuramente diverso: non è un semplice ragazzino che arriva a far numero dalle giovanili, ma un patrimonio da preservare e far crescere con i giusti consigli.

Predestinato? Non sarebbe giusto definirlo così, non fosse per altro, che tale nomignolo non renderebbe merito al gran “mazzo” (passateci il termine) che questo ragazzo si è fatto negli anni. Sempre presente, mai sopra le righe. Professionista e perfezionista, lo si vede dall’impegno che ci mette negli allenamenti, non si arriva per caso all'esordio in prima squadra a soli 16 anni. Pinzolo ha mostrato a tutti di cosa è capace; il coraggio non gli manca, le qualità nemmeno. Tra lui e i suoi pari età la differenza è sproporzionata, per questo motivo non ci sarebbe da stupirsi se spesso e volentieri, la quarta punta dell’Inter di questa stagione fosse proprio lui.