editoriale

Primo tempo senza dignità , ripresa agli antipodi. Strama ma perchè certi errori?

Commentare una gara come quella andata ieri in scena al Cibali è davvero paradossale. Si è assistito a tutto e al contrario di tutto, con i nerazzurri capaci di disputare un primo tempo in cui è sembrata venir meno anche la dignità e una...

Alessandro De Felice

Commentare una gara come quella andata ieri in scena al Cibali è davvero paradossale. Si è assistito a tutto e al contrario di tutto, con i nerazzurri capaci di disputare un primo tempo in cui è sembrata venir meno anche la dignità e una ripresa che ha presentato una squadra gagliarda e con la voglia di portare a casa il risultato.Non inganni il risultato finale. La partita di Catania ha mostrato tutte le nostre debolezze. Una squadra che nel primo tempo appare svogliata e conscia del suo stato di forma non eccellente. Ma nonostante tutti si rendessero conto di stare giocando molto al di sotto delle proprie possibilità, nessuno aveva la forza mentale di reagire. Era come se tutti stessero assistendo ad uno spettacolo cinematografico, senza che nessuno potesse mettervi mano sopra e modificarlo. Non che il Catania abbia fatto trenta tiri in porta nella prima frazione di gara, ma la differenza più lampante risiedeva dal punto di visto della tenuta sul campo. Una squadra correva e l'altra no. Ed è cosi che i siciliani erano sempre i primi su ogni pallone, mentre l'Inter si limitava a contenere, male, le giocate offensive ispirate da Gomez e Lodi.Nel secondo tempo invece, rientra in campo una squadra modificata negli uomini oltre che nello spirito. Più che l'ingresso di Palacio, fondamentale da un punto di vista tecnico, è stato importante quello di Stankovic. Il mediano riporta la grinta tra i suoi compagni, che finalmente decidono di iniziare a giocare a calcio, lasciando negli spogliatoi la propria copia sbiadita.Cosi, un gol di Alvarez, in tuffo di testa, permette di accorciare subito le distanze. Palacio mette in parità la gara e sul finire di partita, proprio nell'ultimo minuto, riesce a siglare il gol del definitivo tre a due.Per una volta, la fortuna è stata dalla nostra parte. Per andare avanti e inseguire il sogno Champions, serve anche questo.

STRAMAERRORI? Lo abbiamo sempre giustificato, anche quando qualche volta le sue scelte non ci erano state molto chiare. Ma oggi non si capisce per quale motivo regalare un intero reparto agli avversari. In attacco è assente Cassano per motivi disciplinari. Non si capisce per quale motivo non venga schierato allora Palacio anziché Rocchi. L'attaccante ex Lazio, non è in forma e probabilmente non lo sarà mai più. Inutile piangere sul latte versato, ma quella che dovrebbe essere la carta da giocarsi negli ultimi dieci minuti di gara, non può diventare la prima scelta.Purtroppo, molte volte in questa stagione, i nerazzurri lasciano un intero tempo agli avversari prima di risvegliarsi. Di chi la colpa?

MEZZO PIENO. Volendo vedere in quest'ottica il 'bicchiere' della gara, possiamo dire che la rimonta è stata un bel segnale per dimostrare che questa squadra è ancora viva e che alla Champions ci crede per davvero. Il livello delle altre pretendenti al terzo posto non è di certo eccelso, sarebbe un peccato abbandonarsi al destino, cosi come fatto nel primo tempo, dovendo disputare per un altro anno l'Europa League con trasferte che non fanno bene né al fisico né alla testa dei tifosi, abituati a ben altre notti europee...