editoriale

#Provinciamala

Vinci una partita in trasferta e ti aspetti di analizzare oltre che le mancanze e i difetti (che ci sono, per carità), anche la parte buona della prestazione. Quella che si rispecchia nel punteggio di un 2 a 0 conquistato in trasferta. Vinci ma...

Sabine Bertagna

Vinci una partita in trasferta e ti aspetti di analizzare oltre che le mancanze e i difetti (che ci sono, per carità), anche la parte buona della prestazione. Quella che si rispecchia nel punteggio di un 2 a 0 conquistato in trasferta. Vinci ma evidentemente non é abbastanza perché davanti alle telecamere ti aspettano domande importanti. Mentre tu facevi di tutto per portare a casa la partita, far quadrare gli equilibri, contenere i pericoli, qualcuno aveva già deciso che il tuo atteggiamento era sbagliato. L'Inter é l'unica squadra al mondo costretta a salire sul banco degli imputati anche quando vince. L'unica.

E non perché avere una mentalità da provinciale sia un'offesa. Ma da quando in qua studiare il tuo avversario e cercare di affrontarlo senza sottovalutarlo significa ragionare da provinciale? Da quando un modulo 4-4-2 é un chiaro segno di atteggiamento provinciale? E perché nessuno ha dato ragione a Stramaccioni, dato che alla fine ha portato a casa i tre punti? Peraltro non si capisce che tipo di risposta si aspettassero coloro che gli hanno fatto presente la questione. C'erano mille modi per parlare della partita, mille corde da toccare, senza escludere debolezze e mancanze dei nerazzurri. Un'analisi lucida avrebbe giovato a tutti. Ma chiudersi in una definizione stabilita a tavolino ancor prima di vedere la partita non é accettabile. Le definizioni sono fatte per essere contraddette da ciò che si chiama realtà. E quando vinci hai ragione, per definizione. In città come in provincia. 

Twitter @SBertagna