La tifoseria interista, alla notizia dell'imminente arrivo di Antonio Cassano, si è divisa in due tronconi: quello in favore del barese e quello contrario all'arrivo in nerazzurro del talento di Bari vecchia.Proviamo ad analizzare i pro e i contro di questa operazione:CASSANO. 30 anni. Talento limpido e cristallino, mai espresso del tutto. Pecca di continuità. Però le grandi squadre, si costruiscono anche con quei giocatori che possono sembrare avulsi dal gioco per 90 minuti, e che poi ti sanno tirar fuori dal cilindro il 'coniglio' vincente. Ha evidenti limiti caratteriali, che sembrano essere stati limati nel tempo. Il figlio l'ha fatto crescere almeno per quanto riguarda il campo. Il suo ruolo è quello della seconda punta classica, sforna assist, tenta la giocata prima della finalizzazione. Nella Roma e a tratti anche nella sua esperienza al Real Madrid, in mancanza di Ronaldo, ha però ricoperto il ruolo di prima punta. Il fisico certo non è più lo stesso e quindi non sarebbe più tanto mobile, ma non farebbe mancare nulla all'attacco nerazzurro. Con il suo arrivo ovviamente i giochi sembrano fatti: lui a giocarsi il posto con Coutinho e Alvarez e Palacio a fare il vice-Milito.PAZZINI. 28 anni. Le cose migliori in carriera le ha fatte proprio con Antonio Cassano ai tempi della Sampdoria. Diciamo che chi gioca in attacco con il barese, segna sempre. Un pò come con Roberto Baggio, anche se il valore tecnico dei due è abbastanza differente. E' il classico animale d'area di rigore, non esce dal perimetro, ma appena può, se servito nella maniera ottimale, colpisce. All'Inter è finito nel dimenticatoio per una sua uscita fuori dalle righe durante la presentazione della rosa per la nuova stagione. Soffre terribilmente il dualismo con Milito, ma al Milan avrebbe vita facile. Dopo la partenza di Ibrahimovic non si riscontrano, prime punte in grado di soffiargli il posto. Il cambio di maglia potrebbe rigenerarlo, perchè nella sua breve esperienza nerazzurra, ha dimostrato di avere i numeri. SCAMBIO PIU' CONGUAGLIO. Ma chi ci guadagna realmente da questa operazione? L'Inter che cede un giocatore fuori rosa e incassa soldi freschi da poter reinvestire nel mercato, oppure il Milan che cede un giocatore discontinuo e non al top della forma fisica, per un altro che invece in carriera non ha mai avuto grossissimi problemi atletici? L'Inter pagò Pazzini, nel Gennaio 2011 ben 12 Milioni oltre al cartellino di Biabiany. Prezzo complessivo 19 milioni di euro. Il Milan invece, in virtù della lite Cassano - Garrone, pagò il barese 3 mln di euro. In virtù dell'ultima stagione il valore del Pazzo si è notevolmente abbassato, visti i grossi problemi nell'inquadrare la porta. Quello di Cassano è rimasto stabile, a causa del problema cardiaco che l'ha tenuto a lungo lontano dai campi e della veloce ripresa che gli ha permesso di disputare un sufficente europeo. La genialità dell'Inter però in questo caso, sta nel non svalutare troppo il proprio giocatore e riuscire nella doppia operazione di rinforzarsi in avanti, incassando anche dei soldi.Se l'attacco dello scorso anno composto da Milito, Pazzini, Zarate e Forlan è stato definito da molti il più scarso dell'era Moratti, presentarsi ai blocchi di partenza con Milito, Cassano, Sneijder, Palacio e Coutinho, è tutta un altra storia.Tutto questo discorso tradotto in due parole? Bene, ci guadagna l'Inter. Ai posteri però, l'ardua sentenza...twitter @marcorizzo1986
editoriale
Scambio Cassano – Pazzini: chi ci guadagna realmente?
La tifoseria interista, alla notizia dell’imminente arrivo di Antonio Cassano, si è divisa in due tronconi: quello in favore del barese e quello contrario all’arrivo in nerazzurro del talento di Bari vecchia. Proviamo ad analizzare i...
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