editoriale

Schiena dritta

L’affetto per Julio Cesar aveva impedito ai più di capire che cosa di fatto significasse l’acquisto di Samir Handanovic. L’Inter é andata a comprare il miglior portiere sulla piazza. Già all’Udinese aveva fatto bene e i...

Sabine Bertagna

L'affetto per Julio Cesar aveva impedito ai più di capire che cosa di fatto significasse l'acquisto di Samir Handanovic. L'Inter é andata a comprare il miglior portiere sulla piazza. Già all'Udinese aveva fatto bene e i numeri parlavano per lui. Poi si dice sempre che finchè non capiti nella grande squadra non hai ancora dimostrato nulla. Samir é arrivato all'Inter e con i gesti e i modi tipici dei professionisti si é messo a lavorare. In silenzio. Aggiungendo pezzettini di successo alle vittorie, come la parata su Marchisio contro la Juve. Con il Partizan si é superato. All'andata ha fermato Markovic, permettendo di sbloccare il risultato. Al ritorno ha sfoderato doti da supereroe. Il modo in cui si é disteso beffando la palla che voleva entrare, parando poi subito dopo un'altra palla pericolosa sul corner é stato strepitoso. I tifosi si sono esaltati come avesse segnato. La sua prestazione é stata talmente fenomenale che Juan Jesus ha pensato di metterlo alla prova (le divinità lo fanno, ogni tanto...) per vedere se fosse attento. E la rete presa all'ultimo minuto non conta davvero nulla. Un supereroe sa essere anche misericordioso, si sa.

 

Di Samir piace tantissimo il modo in cui minimizza una prestazione da 10 e lode. Perché é serio e concentrato. Perché fare bene é ciò che gli viene richiesto. Oltre ad aver acquistato un ottimo portiere possiamo contare su un grande esempio. Ai giovani, calciatori così, possono insegnare moltissimo. A parlare é sempre meglio che sia il campo.

Twitter @SBertagna