editoriale

Solo una partita

8 punti in 8 giornate. Quasi il titolo di un film. Quello che avresti prefeito non vedere, da tifoso nerazzurro. E’ una stagione così, non c’è nient’altro da fare se non stringere i denti e spingere la carretta verso tempi...

Sabine Bertagna

8 punti in 8 giornate. Quasi il titolo di un film. Quello che avresti prefeito non vedere, da tifoso nerazzurro. E' una stagione così, non c'è nient'altro da fare se non stringere i denti e spingere la carretta verso tempi migliori. Per ora Ranieri fa quello che sente di poter fare. Difende il vantaggio quando arriva, capitalizza le (poche energie) e studia i rimedi in corsa (inconvenienti inattesi ce ne sono sempre, purtroppo). Ogni partita vale tre punti. Mai come adesso vale questo piccolo dogma. Ranieri in questo momento fa quello che può. Difende il vanatggio quando arriva, capitalizza le (poche) energie ed elabora soluzione per gli inconvenienti che ci sorprendono in corsa (alcuni piuttosto fastidiosi e ricorrenti). Il sentore che sia necessario stringere i denti e spingere la carretta verso tempi e lidi migliori è abbastanza forte. I nerazzurri arrivano alla partita di sabato, il derby del rancore mai sopito, con una classifica imbarazzante, tanti problemi ancora da risolvere e poche soluzioni immediate se non la sofferenza che si protrae di giornata in giornata. I bianconeri, di contro, sono orgogliosi detentori della classifica (finalmente non virtuale) e si apprestano a mettere in campo tutta la rivalsa della quale sentono il bisogno. Se l'Inter dovrà soprattutto pensare a ritrovare l'anima e la costanza degne di una squadra con questo nome, la Juve probabilmente vorrà affernare una serie di cose ampiamente ribadite in sedi che nulla hanno a che fare con il calcio. Negli ultimi anni i derby d'Italia ci hanno riservato poco spettacolo e nervi tesi. Confidiamo in un'unica cosa. Che sabato si giochi solo una partita. Quella sul canpo...