editoriale

Sostiene Tosel

Tosel, la giustizia sportiva e l’Inter. Si potrebbero riempire pagine e pagine di precedenti legate da una delicata questione che ha poco a che fare con l’accettare le squalifiche, ma molto con il metro di giudizio. Metro di giudizio...

Sabine Bertagna

Tosel, la giustizia sportiva e l'Inter. Si potrebbero riempire pagine e pagine di precedenti legate da una delicata questione che ha poco a che fare con l'accettare le squalifiche, ma molto con il metro di giudizio. Metro di giudizio che nel corso degli anni ha spesso sollevato dubbi nell'ambiente nerazzurro. Non per nulla quando succede qualcosa nel mondo, con un'autoironia ormai consolidata, si sente spesso esclamare "3 giornate a Samuel". Nello specifico non convince per nulla la squalifica di Stramaccioni (i legali nerazzurri hanno lavorato al ricorso), che è stato punito con un turno di squalifica dopo Inter-Cagliari. Il dott. Gianpaolo Tosel ha infatti decretato che Stramaccioni salterà la prossima partita  "per avere, al 46° del secondo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale, correndo al di fuori dell'area tecnica e rivolgendo agli Ufficiali di gara un'espressione ingiuriosa; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale." L'espressione ingiuriosa dovrebbe essere "vergognati", a quanto dicono le voci. Bene, bene.

Piccola divagazione. Ma invece dare delle m***e ai giornalisti in sala stampa, da allenatore squalificato (e che quindi in sala stampa non dovrebbe nemmeno esserci) è un fatto normale? Immaginiamo che sia molto più costruttivo mettere gli 007 federali alle calcagna di Stramaccioni, uomo violento e dalla condotta riprovevole, piuttosto che controllare che un allenatore squalificato per omessa denuncia non svolga, nonostante la chiara squalifica, il suo lavoro (perché non lo svolge, vero?). Chissà dove si nascondeva l'USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana) quando Conte ha apostrofato i giornalisti. Lo stesso organo che nel diverbio tra Mourinho e un giornalista italiano aveva proclamato la giornata dell'indignazione mondiale, spendendo parole durissime per la condotta del portoghese. I giornalisti non si erano presentati alla conferenza stampa di Mou in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi. Già. E adesso che cosa sarebbe cambiato esattamente da allora? Vi piace essere chiamati m***e? Questione di gusti, eh.

Quindi, dato che siamo degli inguaribili fiduciosi e ottimisti, dopo aver letto della squalifica di Stramaccioni, siamo andati a scorrere le altre squalifiche. Nella partita con la Roma, infatti, l'allenatore Ventura si è agitato tantissimo (espulso anche lui) e ha gridato più volte in favore di telecamere "è una vergogna" dopo aver visto il rigore assegnato ai giallorossi. Non solo. Ma nel post-partita ha ribadito il concetto con un'ironia palese, che ne rafforzava lo spirito. Tradotto: non prendiamoci per i fondelli, tutto ciò è ridicolo. Che cosa avrà deciso per lui il buon dott. Gianpaolo Tosel? Lo avrà punito duramente per aver irriso la credibilità del sistema calcio italiano? Vediamo un po'...

AMMONIZIONE CON DIFFIDA a VENTURA Giampiero (Torino): per avere, 27° del secondo tempo, contestato platealmente unadecisione arbitrale uscendo dall'area tecnica.

Ah! Ammonizione con diffida. Che peccato. Anche questa volta siamo stati i più cattivi. Nel mondo di Tosel esiste evidentemente il bene e poi c'è l'Inter. A parità di azioni vinciamo sempre la punizione più severa. A parità di comportamenti l'unico fattore che non cambia è l'atteggiamento di un giudice che dovrebbe essere equo. Ma che troppo spesso sconfina nel surreale. Attendiamo la squalifica anche per questo. Ormai ci siamo abituati.

Twitter @SBertagna