editoriale

Sotto pressione

I risultati dagli altri campi dicono questo. Che giocare in Europa non è uno scherzo se si abbassa la guardia e che spesso per il doppio impegno si perdono la lucidità, la fame smisurata, punti preziosi. E’ stato più o meno così che è...

Sabine Bertagna

I risultati dagli altri campi dicono questo. Che giocare in Europa non è uno scherzo se si abbassa la guardia e che spesso per il doppio impegno si perdono la lucidità, la fame smisurata, punti preziosi. E' stato più o meno così che è andata nella partita tra Milan e Juventus, decisa da un errore arbitrale. I rossoneri hanno dimostrato di volere la vittoria più dei bianconeri. Entrambe le squadre avevano giocato in CL, quindi le scuse non valgono. E come dice Sacchi non vale nemmeno troppo attaccarsi al rigore inventato perché qualcuno a Torino, nonostante un gol subito in fuorigioco dopo 18 secondi, aveva ribaltato la partita. Tutti segnali positivi per chi come noi insegue, insomma. Almeno sulla carta.

La trasferta a Parma è infatti insidiosa. Da una parte per i precedenti negativi, dall'altra per il problema delle assenze che, inutile negarlo, stanno pesando. Scelte obbligate, giocatori indisponibili, una squalifica dura da digerire. Il recupero di Guarin e Ranocchia dovrebbe tranquillizzare per quanto riguarda i due reparti che più hanno patito nelle ultime partite, il centrocampo e la difesa. Per fare risultato l'Inter stasera dovrà ritrovare gli equilibri perduti. Avendo rinunciatoo volontariamente all'opzione Wes dovrà farlo anche piuttosto in fretta. Sfatare il tabù del Tardini vorrebbe dire molte cose. Voltare pagina dopo la striscia negativa. Riprendere fiducia nelle proprie capacità e nei propri mezzi. Andare a -1 dalla prima in classifica. Tutto questo non per forza in ordine di importanza.

Twitter @SBertagna