editoriale

Stramaccioni crediamo in te. Siamo l’Inter della ‘speranza’ ma occorre invertire la rotta

I presagi non erano di quelli buoni. Quando all’ultimo si infortunia anche il tuo unico attaccante disponibile, c’è poco da fare. Bisogna salvare il salvabile ed è cio che ha fatto l’Inter ieri sera a Napoli. La sconfitta era...

Alessandro De Felice

I presagi non erano di quelli buoni. Quando all'ultimo si infortunia anche il tuo unico attaccante disponibile, c'è poco da fare. Bisogna salvare il salvabile ed è cio che ha fatto l'Inter ieri sera a Napoli. La sconfitta era alquanto preventivabile, ma almeno si è vista per buona parte della gara, quella volontà di non cedere il passo all'avversario e di non passare per l'ennesima volta da vittima sacrificale. Ranocchia e Chivu sono incerottati, in avanti manca Rocchi e allora se la giocano Guarin e Alvarez, che tentano di dare pochi punti di riferimento ai difensori napoletani.Il Napoli però sfrutta un indecisione della coppia centrale e passa subito in vantaggio con Cavani, l'oro di Napoli, che quando fu vicino a vestire la maglia dell'Inter, molti ebbero anche il coraggio di criticare come papabile acquisto. I nerazzurri non demordono però e dopo poco trovano il pareggio su rigore per fallo di Zuniga su Alvarez. L'arbitro Giannoccaro si dimentica di ammonire e l'argentino va sul dischetto. Nonostante l'intuizione di De Sanctis però il pallone finisce in rete. L'Inter continua a provarci ma purtroppo le opzioni in avanti sono ridotte. Ci prova Pereira, trovatosi nell'insolito ruolo di seconda punta, ci prova Juan Jesus ma ogni sforzo è vano. Il Napoli sa attaccare bene e sfruttare gli spazi che gli vengono lasciati dalla difesa ed è cosi che con una percussione dalla sinistra nasce il rigore per i partenopei. Jonathan spinge leggermente Zuniga che vola in area. Per l'arbitro non c'è dubbio: rigore ed ammonizione. Per sua fortuna questa volta non dimentica il cartellino giallo nel taschino ed ammonisce non l'autore del fallo bensì Ranocchia. L'Inter continua la sua onesta gara ma nel finale è sempre Cavani, grazie forse ad una uscita non perfetta da parte di Handanovic, a siglare il terzo gol in campionato che gli vale la rete numero 101 in sole tre stagioni di Serie A.

SPERANZA. E' l'Inter della speranza questa che sta per portare la stagione a termine: speranza di non subire infortuni, speranza di segnare un gol, speranza di ricevere un rigore e speranza di vincere una gara. Auspichiamo che l'anno prossimo però, si passi dalla aspettativa alla concretezza perchè si sa che 'chi di speranza vive, disperato muore'.

STRAMACCIONI. E' come quegli atleti che si preparano per anni per affrontare le Olimpiadi e quando arriva il momento giusto guadagnano la medaglia d'oro. Questo anno, ormai in dirittura d'arrivo, è la palestra migliore che un giovane potesse affrontare. Si è scontrato con infortuni, sfortune, sbagli ed errori societari, ma ha guadagnato la riconferma. La prossima stagione sarà quella del lancio definitivo. Noi ci crediamo. Anche perchè attualmente sul mercato non si vede molto di meglio.