editoriale

Straparloni

Guai se non ci fosse la libertà di parola in uno stato democratico. Peccato che il più delle volte questa si trasformi in null’altro che uno sterile attacco utile a riempire una pagina di giornale rimasta vuota nel timone. Conte è...

Alessandro De Felice

Guai se non ci fosse la libertà di parola in uno stato democratico. Peccato che il più delle volte questa si trasformi in null'altro che uno sterile attacco utile a riempire una pagina di giornale rimasta vuota nel timone. Conte è squalificato quindi prendersela con lui sarebbe come sparare sulla croce rossa, Allegri sta passando al diavolo le pene dell'inferno, quindi perchè non concentrarsi su quel ragazzino di Stramaccioni? Maledetto innovatore. Giovane baciato dalla fortuna. In Italia fa 'bello' dire: “Dovremmo credere di più nei giovani, a casa i vecchi soloni”. Solo che poi quando il giovane te lo trovi davanti, non si perde occasione per screditarlo e per gettargli del fango addosso. E cosi scopri che, secondo qualcuno, Stramaccioni in fin dei conti, al 70% è li solo perchè Moratti non ha più un euro da spendere per il suo giocattolino preferito. Basta sagome di cartone, meglio un giovincello dal cognome strano che possa fungere da parafulmini se le cose dovessero andare male. Stramaccioni ha capito tutto, dicono, quando afferma che: “Non bisogna guardare la classifica”. Peccato che c'è un omissis ossia che la classifica non bisogna guardarla ora che siamo a Ottobre ma a Marzo. Peccato che alla fantasiosa penna, nel suo attacco sia sfuggito questo passaggio, siamo certi che non è stata una scelta volontaria ma frutto di una semplice distrazione. Stramaccioni non fa della classifica una semplice accozzaglia di numeri, bensì è quella classifica il punto da cui ripartire per fare sempre meglio. L'anno scorso la squadra è arrivata al sesto posto, quest'anno ha già migliorato il suo rendimento di 10 punti rispetto alla stessa giornata della scorsa stagione. Ma questo sempre per la nostra fantasiosa penna non vale nulla. Si pensa a una supremazia della Juve, che tra l'altro non mi pare che Stramaccioni abbia mai negato, derivante da quarantasette partite tra campionato e coppe europee in cui non ha registrato neanche una sconfitta. Peccato che nessuno rimembra che sino ad oggi in Europa la Juve ha collezionato nove pareggi consecutivi e che abbia perso una finale di Coppa Italia contro il Napoli. Anche qui confido in una semplice distrazione del giornalista che si è divertito cosi tanto ad attaccare il tecnico Stramaccioni. Gli viene imputata una somiglianza con Mourinho, quella con cui il tecnico portoghese catalizzava l'attenzione su di sé, liberando cosi la squadra da pressioni e quant'altro. “Lo fa per non far pesare i risultati della sua Inter” dicevano. Anche perchè per tutti Mou è un buon comunicatore non un tecnico preparato capace di vincere in quattro campionati diversi. Pensavamo che il suo lavoro fosse quello sul campo non nel 'rodeo di grammatica'. Ricordiamo inoltre ai distratti che Mourinho in due anni ha vinto tutto il possibile, quindi ben venga chi lo emula sia per i risultati che per la parlantina. Ma poi smettiamola con questo concetto per cui se un allenatore ha un linguaggio forbito automaticamente lo fa per mascherare delle carenze tecniche. Stramaccioni sa allenare, lo sta dimostrando con i fatti ed in più ha una laurea in giurisprudenza. E queste sono tutto meno che chiacchiere...