editoriale

The Italian Job

Ci sono abitudini corrotte, che nel tempo si sono adagiate con naturalezza in ogni contesto della nostra vita quotidiana. Prima pigramente, poi con sempre maggiore insistenza. La recente politica, non scevra di sfumature berlusconiane, ha creato...

Sabine Bertagna

Ci sono abitudini corrotte, che nel tempo si sono adagiate con naturalezza in ogni contesto della nostra vita quotidiana. Prima pigramente, poi con sempre maggiore insistenza. La recente politica, non scevra di sfumature berlusconiane, ha creato un danno irreparabile. Ha insinuato il dubbio che le sentenze potessero essere discusse, contestate o peggio ancora ignorate. Qualcuno ha preso queste indicazioni molto sul serio. Le ha estrapolate e applicate con dovizia anche al mondo del calcio. Ha semplicemente deciso, da un giorno all'altro, che se ci fosse stato qualcosa di particolarmente sgradito lo si poteva semplicemente aggirare con l'indifferenza. Occhio non vede, cuore non duole. 

Ecco che quindi Calciopoli non è mai esistita, la Juventus era in realtà una vittima, il Calcioscommesse solo uno degli ultimi tentativi creati ad arte per impedire ai bianconeri di vincere. Il vero problema di tutto questo è che si è creato una sorta di mondo parallelo con il quale diventa praticamente impossibile interagire. Gli abitanti del mondo parallelo non ascoltano, sovrastano gli altri con le grida. La loro verità è legge, tutto il resto è solo uno stupido corollario. E il re di questo mondo parallelo non è un ultra sfegatato, ma il presidente di una società di calcio. I comunicati ufficiali hanno lo stesso timbro che avrebbero se a comporli fossero tifosi esagitati. Annebbiati da vecchi rancori livorosi. Hanno eroi che difendono anche quando l'evidenza li condanna. I toni sono altissimi, sempre più insostenibili. I sudditi del mondo parallelo hanno come missione quella di "convertire" il resto del mondo. Il confronto non è contemplato. La lingua universale è l'insulto. Prima o poi qualcuno dovrebbe prendere in considerazione il livello di degrado al quale si è giunti. Del vecchio e amato calcio non è rimasto praticamente nulla. Solo sputi pieni di rabbia.

Twitter @Sbertagna