Si "annusa" da lontano che è un tipo abituato a parlare poco e a dimostrare molto. Samir Handanovic, nella sua intervista rilasciata oggi alla Gazzetta dello Sport, conferma tutto quello che abbiamo sempre pensato di lui. Serietà, lavoro, silenzio. Parlare poco non significa non prendersi le proprie responsabilità. Anzi. Samir, in occasione della partita con il Parma, ha chiesto espressamente di andare davanti alle telecamere per scusarsi di un errore. Per "ammettere" che il momento dell'Inter non è dei migliori e qui nessuno arretra di un centimetro. Si va avanti. Tutti insieme.
editoriale
UN’INTER DI FENOMENI
Si “annusa” da lontano che è un tipo abituato a parlare poco e a dimostrare molto. Samir Handanovic, nella sua intervista rilasciata oggi alla Gazzetta dello Sport, conferma tutto quello che abbiamo sempre pensato di lui. Serietà,...
Non deve essere facile per uno come Samir, abituato a lavorare sulla concretezza, doversi concentrare soprattutto sull'aspetto mentale della questione. Nelle ultime partite è sembrato patire psicologicamente qualche errore di troppo. Lo si è intravisto in certe azioni, in un'evidente difficoltà a muoversi con la giusta reazione. Ritrovare la fiducia in se stesso è l'unica chiave che può sbloccare un portiere in difficoltà. L'unica rassicurazione in una solitudine trascorsa tra due pali ad aspettare il proprio momento.
"Non prendiamoci in giro: l’Inter non ha più lo strapotere di un tempo. Senza voler sminuire il valore di nessuno, non è questione di essere profeti, ma di valutare oggettivamente: il campo non dice mai bugie. Ed è importante che tutti sappiano, noi per primi, che questa non è un’Inter di fenomeni." Non è un'Inter di fenomeni. Potrebbe sembrare un'affermazione cruda, ma la realtà dei fatti racconta che i nerazzurri devono cercare di far quadrare meglio gli equilibri, contando su un valore tecnico complessivo più basso rispetto a quello con il quale si viaggiava qualche anno fa. Anche se giocatori di valore l'Inter ne ha ancora. L'importante, a questo punto, sarà cercare di non (s)venderli tutti. E lavorare per tornare ad essere un'Inter più forte. Più squadra. Anche senza i fenomeni di un tempo.
Twitter @SBertagna
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