editoriale

Una chance per la New Generation?

Un’Inter come quella di quest’anno non la si vedeva da molti anni, dagli anni più grigi della storia nerazzurra. La squadra guidata da Claudio Ranieri, in questa stagione, ha sbagliato troppo, quasi tutto, tanto da ritrovarsi in una...

Alessandro De Felice

Un’Inter come quella di quest’anno non la si vedeva da molti anni, dagli anni più grigi della storia nerazzurra. La squadra guidata da Claudio Ranieri, in questa stagione, ha sbagliato troppo, quasi tutto, tanto da ritrovarsi in una situazione disperata in classifica, con il terzo posto che pare più un sogno che un obiettivo. Stesso discorso vale per l’Europa League, anche se quest’ultima dista, ad oggi, “solo” sei punti.

Ma il vero problema non sono i punti. Il problema principale è che lì davanti vanno a rilento: Lazio, Udinese, Napoli e Roma non hanno continuità e non ne approfitta l’Inter, che ha perso punti pesantissimi che avrebbero potuto dare una svolta al proseguimento della stagione, basti pensare alle sfide contro Bologna, Novara e Lecce su tutte.

Per una squadra nerazzurra in calo, un’altra, invece, sembra far paura a tutte le Primavera: è l’Inter di Andrea Stramaccioni, allenatore giovane e promettente che sta svolgendo un gran lavoro sulla panchina del settore giovanile.

In passato la Primavera di Corso Vittorio Emanuele ha sfornato giovani promesse, che oggi militano titolari in squadre di tutta Europa: Santon e Balotelli sono i due esempi per eccellenza, ma è bene ricordare anche gente del calibro di Pandev e Bonucci.

Oggi, l’Inter Primavera è una delle realtà più belle delle squadre giovanili non solo italiane, ma anche europee, visto che è l’unica squadra italiana a disputare il ‘NextGen Series’, arrivando persino in finale.

E allora sorge un dubbio: perché non integrare alcuni di questi giovani in prima squadra per il finale di stagione? La squadra di Claudio Ranieri, oramai, non ha più nulla da perdere e visto che i “grandi” non riescono a vincere e ad avere continuità, quello di convocare giovani della “cantera” nerazzurra potrebbe essere una soluzione.

Tra i vari nomi spiccano talenti del calibro di Rodrigo Alborno, Daniel Bessa, Ibrahima M'baye, Marek Kysela, Joseph Duncan e Samuele Longo, tutte giovani promesse che stanno mostrando tutte le loro qualità in una maniera entusiasmante.

A detta di Piero Ausilio, molti di questi sono già pronti per la prima squadra. Forse è così, forse no, ma visto che i tentativi di far esplodere Coutinho e Alvarez sono stati molti, con risultati non proprio convincenti, perché non premiare questi giovani che domenica si giocheranno la finale della ‘NextGen Series’ contro l’Ajax?