editoriale

Una colpa di nome Wanda

Li hanno mortificati per settimane. Morbosi e ossessivi hanno scavato nella loro vita privata alla ricerca del dettaglio più succoso. Li hanno giudicati e insultati. Sui social, dove Mauro e Wanda hanno flirtato gridando al mondo intero il loro...

Sabine Bertagna

Li hanno mortificati per settimane. Morbosi e ossessivi hanno scavato nella loro vita privata alla ricerca del dettaglio più succoso. Li hanno giudicati e insultati. Sui social, dove Mauro e Wanda hanno flirtato gridando al mondo intero il loro amore, tanti si sono permessi di dire loro come ci si comporta nella vita. Etichette irripetibili all'indirizzo di lei perché si sa, alle donne che lasciano il marito per un altro, si fa presto a regalare una definizione. Rimproveri calcistici a lui perché pensasse a giocare, ad allenarsi bene, all'Inter e non a quella cosa lì che evidentemente molti dei sentenziatori non praticavano da tempo. Gente comune, tifosi, giornalisti. In tanti hanno voluto dire la loro sulla vicenda. Tutti convinti di essere nel giusto.

A tutti loro Mauro ha dato una risposta sabato sera in campo segnando. Un gol che è valso la vittoria ai nerazzurri nella non facile trasferta a Firenze. Un gol in fuorigioco, che l'arbitro non ha giudicato tale. Un po' come quando nelle precedenti partite la terna arbitrale si era persa una serie interessante di rigori. Come si dice in questi casi? È il calcio, capita. Icardi entra nel secondo tempo e dopo dieci minuti va in rete. La sua esultanza è più che giustificata. Voi parlate. Io segno. Conta solo questo. I calciatori vivono per questo.

Mauro non ha dato una risposta solo ai gossipari frustrati. In un certo qual modo l'ha data anche al suo allenatore. È il giocatore più decisivo della squadra. Ha giocato appena 276 minuti in campionato, collezionando 9 presenze tutte da subentrante (fonte Inter.it). In questi 276 minuti ha segnato 3 gol e preso due pali. Meno di dieci minuti per fiondarsi in area e diventare pericoloso. Meno di dieci minuti per buttarla in rete. Anche nelle partite in cui non ha segnato si è rivelato determinante. Perché come dice Palacio se c'è un'altra punta è tutto più facile. Mazzarri nonostante questo lo ha visto in affanno. Deve allenarsi meglio, ha specificato. Quel che è certo è che quando Mauro sarà al 100% sarà davvero impossibile tenerlo in panchina. Non c'è esperienza che tenga. Il post Milito si chiama Icardi. Segna appena ne ha l'occasione. Diamogliela.

Twitter @SBertagna