Non sappiamo più chi siamo. O forse non lo abbiamo mai saputo. C'eravamo illusi di averlo già compreso. Felici di successi insperati dopo un'estate trascorsa a sfogliare giudizi carichi di pessimismo. L'equilibrio però era evidentemente friabile. Insidioso. Ai primi infortuni e alla prima ricerca di alternative l'Inter si è un po' sfaldata. Intaccando quella versione corale che aveva stupito tutti all'inizio del campionato. Dopo l'ennesimo pareggio e il vociare sui punti persi appare evidente come della "coperta" difensiva, vista nelle prime giornate, non ci sia più quasi traccia. Quello che prima era un movimento collettivo attento a non scoprirsi ora è spesso un rassegnato cedere campo agli avversari, con un centrocampo incapace di fermare le incursioni nemiche sul nascere. Azione, contropiede, gol. Tutto troppo facile.
editoriale
Una squadra in cerca d’autore
Non sappiamo più chi siamo. O forse non lo abbiamo mai saputo. C’eravamo illusi di averlo già compreso. Felici di successi insperati dopo un’estate trascorsa a sfogliare giudizi carichi di pessimismo. L’equilibrio però era...
Sarà a causa di alcune convivenze tattiche difficili? Ricky renderebbe meglio più avanzato e Kovacic si sentirebbe più a suo agio arretrando? Guarin è troppo anarchico per garantire la giusta copertura? Palacio spende sempre moltissimo, non c'è da stupirsi se ogni tanto non è lucido al 100%. Dubbi e riflessioni si intrecciano alla disperata ricerca di una soluzione che porti i nerazzurri a vincere di nuovo. Spuntano alibi comprensibili (la rosa) e Mazzarri accenna al fatto che diversi suoi giocatori siano ancora giovani ed inesperti. Un riferimento a Kovacic? Domenica sera Mateo non ha certo peccato di mancanza di agonismo. Anzi.
In generale pesano le amesie collettive perché sembrano quelle più difficili da correggere. Si ripiegano nelle cattive abitudini, quelle contro le quali Mazzarri combatte da quando è all'Inter. I fantasmi del passato e quella difesa pronta a squagliarsi al minimo attacco. I ripetuti messaggi alla nuova proprietà e l'avvicinarsi della finestra di mercato di gennaio delineano alcuni bisogni difficilmente rimandabili. Servono rinforzi e alternative, fa sapere nemmeno troppo sotto le righe l'allenatore nerazzurro. Nel frattempo si lavora alla ricerca di un'identità che garantisca nuovamente compattezza e sicurezza. Una squadra che ritrovi i temi di inizio stagione e li svolga con rinnovata attenzione. Una squadra in cerca d'autore.
Twitter @SBertagna
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