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ESCLUSIVA Altobelli: “Dybala-Inter? A una condizione. E Lukaku non dica che…”

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Le considerazioni dell'ex capitano nerazzurro a proposito del possibile incrocio di mercato con i bianconeri alla vigilia di Juventus-Inter

Daniele Vitiello

Poco più di 24 ore al calcio d'inizio di Juventus-Inter e in casa nerazzurra la tensione è già alta. Il derby d'Italia rappresenta uno snodo importantissimo per il percorso della squadra di Simone Inzaghi, come sottolineato da tutti. Ma quante possibilità ha l'Inter di portare a casa il bottino pieno dall'Allianz Stadium? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro 'Spillo' Altobelli, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.it.: "La sosta è stata provvidenziale per l'Inter. Se sarà la squadra delle ultime partite, a Torino avrà vita molto difficile perché la Juventus è in netta ripresa e in campionato non perde da mesi. Se invece l'Inter tornerà quella di inizio campionato può fare sicuramente risultato".

Il giudizio di Inzaghi è cambiato rispetto a qualche settimana fa?

"Sta facendo un buon lavoro. E' il primo anno, non si può pretendere la luna. Lo confermerei, anche perché un altro allenatore porterebbe altre idee e magari chiederebbe altri giocatori, quindi meglio tenerlo e andare avanti col progetto. Deve essere un punto di partenza per costruire una squadra vincente".

E' davvero così insostituibile Brozovic?

"Giocatori come lui in questo momento storico ce ne sono pochi. L'Inter in rosa non ha un giocatore con le stesse caratteristiche, per cui le difficoltà sono inevitabili in sua assenza".

Dybala lo prenderesti all'Inter?

"E' un giocatore che, allenato bene e con la testa giusta, qualche partita te la fa vincere sicuramente da solo. Ma non sacrificherei Lautaro, che è straordinario e giovane. Può ancora migliorare".

Lukaku invece lancia segnali dall'Inghilterra.

"Tecnicamente è un giocatore che all'Inter ha fatto veramente bene, ma non ha lasciato un grande ricordo per come è andato via. Nonostante ciò, io lo prenderei, pur vietandogli di baciare la maglia e fare altre cose del genere. E' un professionista e come tale va trattato, non dica che è interista".

L'esclusione dell'Italia fa ancora male.

"Non passa. Ieri è stato ancora più brutto, non vedevo l'ora che la cerimonia dei sorteggi finisse. L'Italia dopo gli Europei ha lasciato a desiderare: non ci siamo qualificati non perché non abbiamo battuto la Macedonia del Nord, ma perché abbiamo perso punti con la Svizzera ed altre squadre nel girone. Durante lo spareggio tutti pensavano già al Portogallo e questo è stato un altro errore fatale".

Giusto andare avanti con Mancini?

"In conferenza stampa, subito dopo l'eliminazione, lui e Gravina avevano il dovere di dimettersi. Questo è stato il flop più brutto della storia della nazionale, peggio della Corea e peggio di cinque anni fa. Successivamente, il Consiglio Federale avrebbe potuto respingere le dimissioni e chiedere ad entrambi di restare perché hanno fatto comunque una grande impresa all'Europeo. Era giusto che le cose andassero in questo modo".

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