Tra i tanti prodotti del settore giovanile dell'Inter attualmente in giro per l'Italia e per l'Europa a "farsi le ossa", chi si sta particolarmente mettendo in luce è Edoardo Sottini: il difensore centrale mancino, classe 2002, è da subito diventato una colonna della Pistoiese, e si sta affermando come uno dei giovani più interessanti del campionato di Serie C. Fcinter1908 ha contattato in esclusiva il suo agente, Alessandro Acri, per fare il punto tra presente e futuro.
esclusive
ESCLUSIVA Ag Sottini: “Pistoia scelta giusta, decide l’Inter il futuro. Non sarà…”
Fcinter1908 ha contattato l'agente del promettente difensore classe 2002, ceduto in prestito la scorsa estate alla Pistoiese
La prima stagione tra i professionisti di Sottini si sta rivelando decisamente positiva: sono già 26 le presenze in campionato, di cui ben 25 da titolare. Vi aspettavate un impatto del genere la scorsa estate?
Sinceramente no: seguo il ragazzo da tempo, da quando aveva 14 anni, quando lo portai dalla Cremonese all'Inter, ma che potesse avere un impatto così determinante non me lo aspettavo, nonostante io creda tantissimo in lui. Non ha assolutamente subito il salto tra settore giovanile e Prima Squadra, e questa è stata una cosa molto importante per lui.
A Pistoia sta scoprendo anche di avere un discreto feeling con il gol: 4 le reti realizzate in campionato, non male per un difensore centrale...
Quando gioca è sempre molto propositivo, talvolta lo seguo anche negli allenamenti, abbiamo un ottimo rapporto: dice che ci ha preso gusto a segnare e che non se lo aspettava, ma io credo che un giocatore con le sue caratteristiche, con i suoi centimetri, che ogni volta che c'è una palla inattiva salta più in alto di tutti, prima o poi il gol lo fa. Non mi stupisce.
A posteriori, possiamo dire che la scelta di venire alla Pistoiese si sia rivelata azzeccata?
Sicuramente lo è. La Pistoiese è un banco di prova importante, è quello che serve a questi ragazzi: andare dove tutto è bello e facile non serve a niente. Nel settore giovanile vengono serviti e riveriti, se succede anche tra i grandi... Ha una maturità fuori dal normale come uomo, ormai non parlo più di ragazzo: sempre concentrato, determinato, focalizzato sull'obiettivo. Un ragazzo straordinario sotto tutti i punti di vista, è una continua scoperta anche per me. Pistoiese scelta azzeccata ma lo credevo a priori, per il sistema di gioco, per l'allenatore che c'era, che gli ha dato grande fiducia fin dall'inizio e lui l'ha ripagata. Avevamo altre 3-4 proposte, di cui una dall'estero: ci siamo confrontati con l'Inter, ha avuto ragione Dario Baccin, con cui ho un ottimo rapporto e l'ho ascoltato molto volentieri. A posteriori abbiamo avuto ragione ad ascoltare l'Inter, che ci ha lasciati liberi di scegliere la società di Serie C con cui sentivamo maggior feeling e prospettiva di essere protagonisti.
Il fatto di essere approdato in Toscana insieme a Lorenzo Moretti, suo compagno di squadra nelle giovanili dell'Inter, può aver facilitato il loro ambientamento?
Non saprei dire. Di sicuro, essendo due ragazzi che dividono anche la casa e che hanno un rapporto di amicizia anche fuori dal campo, questo ha aiutato entrambi. Questo fattore li aiuta a superare i momenti di difficoltà che si prospettano ogni giorno: è un campionato di Serie C molto complicato, basta guardare la classifica, con molto squadre in pochissimi punti. Avere a fianco un amico con cui condividere anche i momenti personali aiuta entrambi.
In cosa lo ha sorpreso in questi mesi?
Mi stupisce la grande personalità con la quale affronta questo campionato: è arrivato in una realtà molto difficile, e si è dimostrata quella giusta. L'aspetto sotto il quale è migliorato tantissimo è quello caratteriale: è esploso da questo punto di vista, ha preso coscienza dei propri mezzi e li sta dimostrando in campo con una ferocia e una determinazione che gli ho sempre chiesto. I valori agonistici, fisici e mentali contano sempre di più, senza queste caratteristiche non puoi diventare un calciatore di un certo livello.
Com'è il vostro rapporto con l'Inter?
Ci siamo confrontati più volte nel corso della stagione, il ragazzo è seguito dall'Inter in ogni partita. Stiamo parlando di una delle realtà più importanti d'Europa, hanno un management sportivo invidiabile, un motivo ci sarà. Edoardo è sotto contratto con i nerazzurri fino al 2024. Mi sento di dire che il ragazzo, nel suo percorso di maturazione, è ad un 50-60% del giocatore che sarà in futuro, e questo ci permette di programmare la sua carriera con grande ottimismo ma soprattutto massima determinazione, che Edoardo merita per il profilo che rappresenta.
Al termine della stagione scadrà il prestito alla Pistoiese: avete già in programma un incontro con l'Inter per definire il futuro del ragazzo?
Una volta terminato il prestito rientrerà alla base, poi valuteremo il da farsi. Sicuramente il suo futuro non verrà definito in estate inoltrata, non arriveremo di certo a luglio-agosto. In questo momento non c'è nessuna pressione e nessuna fretta di organizzare un qualsiasi trasferimento con quella che sarà la formula indicata dall'Inter: vogliamo lasciarlo tranquillo, a giocarsi le sue partite, in questo momento bisogna concentrarsi sulla Pistoiese, c'è una salvezza da conquistare. Non c'è da pensare a cosa faremo l'anno prossimo, c'è da pensare a come finiremo questo.
Quale sarà il suo prossimo step?
La cosa fondamentale sarà trovare una realtà dove Edoardo possa giocare: ovviamente la garanzia non te la dà nessuno, te la deve dare il campo, come giusto che sia. Priviligeremo sicuramente una destinazione che ci permette di mettere in risalto, dal punto di vista tattico, ambientale e tecnico, quelle che sono le sue caratteristiche più importanti, a prescindere dalla categoria. Sono tuttavia convinto che non giocherà un altro anno in Lega Pro. Normale che qualcuno mi chiama, normale che qualche club sia interessato, se non ce ne fossero vorrebbe dire che questo campionato non ha valore: gli addetti ai lavori lo seguono con assiduità, normale che qualcuno chieda informazioni. Poi da lì a definire un trasferimento ce ne passa... In primis, comunque, deciderà la società Inter.
© RIPRODUZIONE RISERVATA