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ESCLUSIVA Bolzoni: “Brozovic unico, Sensi doveva andare. Scudetto? Inter perché…”

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Fcinter1908 ha contattato l'ex centrocampista nerazzurro, oggi in Svizzera dopo una lunga carriera in Italia

Fabio Alampi

Un punto nelle ultime tre giornate di campionato, cinque nelle ultime cinque e primo posto in classifica perso in favore del Milan (in attesa di recuperare la gara contro il Bologna): l'Inter di Simone Inzaghi punta a riprendere la marcia a cominciare da oggi, dalla trasferta sul campo del Genoa. Fcinter1908 ha contattato in esclusiva Francesco Bolzoni, centrocampista oggi in forza al Team Ticino, in Svizzera, dopo una carriera iniziata nel settore giovanile nerazzurro e proseguita su e giù per l'Italia, dalla Serie A alla Serie D.

Partiamo dall'attualità: come ti stai trovando in Svizzera?

Mi sto trovando molto bene, sia a livello di vita che a livello sportivo: è un calcio diverso, più simile a quello inglese che a quello italiano, il ritmo è alto. Questa possibilità è nata perchè conosco il direttore sportivo del Chiasso, Bignotti, e lui mi ha detto che c'era Marco Padalino (ex nazionale svizzero con un passato in Italia tra Catania, Piacenza, Sampdoria e Vicenza, ndr), oggi direttore sportivo del Lugano, che voleva parlarmi della possibilità di giocare con la loro seconda squadra, il Team Ticino appunto, che dall'anno prossimo si chiamerà Lugano Under 21. Ho dato il mio benestare, avevo voglia di rimettermi in gioco e quindi eccomi qua.

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Questa sera si affrontano l'Inter, club con cui hai compiuto tutta la trafila del settore giovanile fino ad esordire in Prima Squadra, e il Genoa, squadra che per 3 anni ha detenuto il tuo cartellino: che partita ti aspetti?

L'Inter sicuramente deve dare una scossa: in quest'ultimo mese non ha fatto male, ma ha avuto un calo rispetto al girone di andata, forse ci aspettavamo tutti qualcosa in più. Il Genoa, invece, ha bisogno assoluto di punti. Secondo me sarà una bella partita, con ritmi alti: ci sarà da divertirsi.

Il Genoa punterà forte su Destro, tuo ex compagno di squadra che a Genova sembra essersi ritrovato dopo anni difficili.

Mattia è un giocatore forte, che vive di lampi: magari non lo vedi per tutta la partita e poi ti fa una giocata improvvisa e segna. Sono contento per lui perchè ha passato momenti difficili, sono felice che si sia ritrovato. Sarà lui l'elemento dal quale guardarsi maggiormente, anche perchè il Genoa penserà a difendersi e a non prendere gol, affidandosi a lui per poter fare qualcosa in avanti.

L'Inter, dopo un inizio di stagione di altissimo livello, sta accusando ora un periodo di flessione: pensi che si tratti solo di un momento passeggero?

Penso che sia un momento passeggero perchè, nonostante il periodo di calo, con nessuna squadra è andata sotto a livello di gioco e di prestazione, basti pensare alla gara fatta contro il Liverpool, dove per 70-75 minuti ha tenuto dei ritmi altissimi. Normale che quando ci sono certi momenti c'è bisogno di una reazione forte, magari non dal punto di vista del gioco ma del risultato.

Cosa rispondi a chi dice "Meglio concentrarsi solamente sul campionato e lasciar perdere le coppe"?

Questo discorso lo si poteva fare l'anno scorso, perchè l'Inter doveva vincere il campionato dopo anni nei quali non aveva vinto niente. Quest'anno il campionato è alla sua portata, anche se dovesse andare avanti con le coppe. Per me la rosa dell'Inter è competitiva per tutti gli obiettivi.

A proposito dell'anno scorso: sulla panchina dell'Inter c'era Antonio Conte. Un allenatore che tu hai conosciuto bene ai tempi di Siena.

Secondo me lui ha cambiato la mentalità dell'Inter, che era quello che serviva. A livello mentale ti dà qualcosa che pochi allenatori sono in grado di darti. Secondo me l'Inter di Inzaghi, per quanto lui sia forte come tecnico, sta ancora vivendo "sulla scia" della mentalità creata da Conte.

Contro il Sassuolo si è sentita, e parecchio, l'assenza in mezzo al campo di Brozovic. Da centrocampista, pensi che sia davvero così insostituibile? L'Inter dovrebbe cercare un suo alter ego in vista della prossima stagione?

Sì, Brozovic è insostituibile: è l'unico che ha i tempi di gioco, sa quando accelerare e quando abbassare i ritmi. E poi, oltre alla qualità, dà anche tanta quantità alla squadra, recupera tanti palloni, è sempre messo bene in campo, tappa i buchi lasciati dai compagni: è l'ago della bilancia dell'Inter, la dirigenza fa bene a fare di tutto per trattenerlo. Giocatori così se ne trovano pochi, non si può fare l'errore di perderlo come invece hanno fatto altre squadre, centrocampisti che sanno fare le due fasi come lui non se ne trovano.

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E sulla cessione in prestito di Sensi? Ritieni sia stata una scelta affrettata, considerati i tanti impegni di questo periodo?

Sensi è rimasto fuori a lungo per infortuni, per lui è stata la scelta migliore: anche a livello mentale, quando cambi ti scatta qualcosa che ti permette di ricominciare. Secondo me l'Inter non sarebbe riuscita a trattenerlo, è stata più la voglia del giocatore a incidere. Alla Sampdoria è il top player, all'Inter se la sarebbe dovuta giocare con elementi come Barella che, per me, è forse la mezzala più forte d'Italia.

Torniamo al campionato: pensi che la lotta tra Inter, Milan e Napoli possa durare fino alle ultime giornate? Chi consideri favorito?

Se la lotta dovesse durare fino alle ultime giornate è perchè l'Inter non è riuscita a prendere il largo: è la squadra più completa, più compatta, ha una mentalità diversa rispetto a Milan e Napoli, che sono due squadre "nuove". Punto sull'Inter, magari anche con qualche giornata di anticipo.

A inizio carriera sei riuscito a coronare il sogno di esordire con la maglia dell'Inter: che consigli ti senti di dare ai tanti ragazzi che quest'anno si stanno allenando spesso in Prima Squadra e che sperano di poter un giorno debuttare?

Posso dire solamente di avere fiducia in se stessi, di non avere paura a ritrovarsi in mezzo a giocatori tra i più forti d'Europa, e di voler sempre imparare, rimanendo umili e ascoltando i consigli. E, cosa più importante, di godersi al massimo queste occasioni, che serviranno tanto in futuro.

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