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ESCLUSIVA Morbello: “Inter senza attributi. Da Picchi a Icardi, non c’è carattere. Il prossimo tecnico…”

Campione d'Italia con l'Inter di Herrera nel 1962/63, Egidio Morbello si racconta ai microfoni di Fcinter1908.it

Fabio Alampi

Protagonista in Serie A a cavallo tra gli anni '50 e '60 con le maglie di Roma, SPAL, Inter e Messina, Egidio Morbello ha vissuto un fine settimana dalle emozioni contrastanti, dalla gioia per il ritorno nella massima serie dopo 49 anni del club ferrarese all'ennesima delusione provocata dai nerazzurri, sconfitti anche dal Sassuolo e sprofondata in una crisi irreversibile. Campione d'Italia con l'Inter di Helenio Herrera nella stagione 1962/62, Morbello si è concesso in esclusiva ai microfoni di FcInter1908.it.

Partiamo dalle note positive: il ritorno in A della SPAL.

Una grande gioia. Feci due stagioni a Ferrara: il primo anno ci salvammo a malapena, l'anno dopo cambiammo molti elementi, e arrivammo quinti. Era difficile ritornare in A dopo tanti anni, al giorno d'oggi se non si tirano fuori tanti soldi non è facile fare bene. Solo l'anno scorso la SPAL era in Lega Pro, per fare un doppio salto così non basta avere fortuna, serve gente valida in campo e in società”.

Passiamo ora all'Inter. Momento molto difficile, che idea si è fatto?

All'Inter, secondo me, mancano gli attributi. A parte quei due-tre elementi, molti non hanno reso abbastanza. Non si può fare come hanno fatto loro, con tutte quelle vittorie di fila, e poi fare due punti in otto gare. C'è una disparità di valori in campo enorme, eppure i giocatori sono sempre gli stessi. Manca grinta. I cambi di allenatore possono avere inciso, ma fino a un certo punto: quando è arrivato Pioli la squadra ha fatto bene, poi è successo quello che è successo. Ognuno ha le sue idee, l'allenatore può far qualcosa, ma quelli che vanno in campo sono i giocatori. Pioli poteva farci poco, l'esonero a tre giornate dalla fine non ha avuto senso”.

Cosa si può fare per invertire la rotta nella prossima stagione?

I giocatori bravi ci sono, ma bisogna trovare uomini di carattere. A volte uno può non avere una tecnica eccelsa, però poi in campo ha una grande resa: non basta essere un fuoriclasse, serve quel qualcosa in più. Non condivido la scelta di fare capitano Icardi, non so se sia un ragazzo che abbia il carattere per poter dominare sugli altri. Ai miei tempi c'erano Picchi all'Inter e Massei alla SPAL, erano ragazzi che si facevano sentire. Si poteva fare capitano Handanovic, uno può ricoprire quel ruolo anche se fa il portiere”.

Capitolo allenatore: servirebbe un uomo come Herrera per ripartire?

Herrera era un grande, ha cambiato il calcio. Ricordo che, ai tempi, se ritardavi agli allenamenti pagavi 100 lire per ogni minuto di ritardo, non si poteva sgarrare. Durante la settimana si lavorava duramente, e la domenica si vedevano i risultati. Herrera ha avuto la fortuna di avere Picchi in campo, registrava tutto quello che accadeva in campo. Il prossimo allenatore, allo stesso modo, dovrà avere degli uomini fidati in campo, e dovrà sapersi confrontare con i giocatori, perchè se ti prendono di mira e se ne fregano fai la fine degli altri. Il calcio italiano è difficile, trovare l'allenatore giusto non è facile”.

Su quali elementi bisognerà puntare?

C'è molto da cambiare, bisogna trovare non solo giocatori bravi, ma anche con gli attributi giusti. L'Inter è una squadra che deve mirare allo scudetto, come minimo deve andare in Champions. Nella prossima stagione devono assolutamente arrivare nelle prime quattro. Serve creare un gruppo forte, con senso di appartenenza. Nella mia Inter voleva dir molto il settore giovanile: i Mazzola, i Facchetti, i Boninsegna, tutta gente che veniva da lì, adesso non vedo nessuno arrivare dalle giovanili”.

Per chi farà il tifo nella prossima stagione? SPAL o Inter?

Chiaramente faccio il tifo per tutte le squadre in cui ho giocato, se fanno buoni risultati mi fa piacere. Alla SPAL auguro la salvezza, spero che possa fare qualche annetto in Serie A. L'Inter deve fare lo sforzo di entrare tra le prime quattro, la Champions deve essere l'obiettivo minimo. Spero che tutte e due possano fare una buona stagione”.

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