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ESCLUSIVA Tonello: “Inter, l’Eintracht gioca a ritmo frenetico. Prenderei Havertz e Brandt. E se parte Icardi…”

Il collaboratore dell'Eintracht prova ad analizzare la gara di Europa League

Francesco Parrone

La sfida di Europa League tra Eintracht Francoforte e Inter di giovedì prossimo, sarà un difficile banco di prova per i nerazzurri di Spalletti che andranno in Germania, ancora una volta senza Icardi, per provare ad archiviare il passaggio del turno. Una missione decisamente difficile, in un momento in cui la squadra meneghina non sembra al top della forma psico-fisica.

Per analizzare l'atteso match, FCINTER1908.IT ha contattato in esclusivaRaffael Tonello, ex calciatore che ad oggi svolge un ruolo da osservatore per il club tedesco di Francoforte. Queste le sue parole ai nostri microfoni:

Salve, che gara si aspetta per giovedì?

"Mi aspetto l’Eintracht di sempre: partenza a ritmi altissimi, poi molta intensità specialmente nella prima frazione. Loro volano sull’onda del entusiasmo, con uno stadio pieno che trasformerà il match in uno spettacolo".

Come ha visto l'Inter in questo ultimo periodo? La convince? "L’Inter vista con il Cagliari è troppo brutta per essere vera. Una squadra che ha dimostrato tutti i suoi limiti, soprattutto mancanza di gioco, di intensità e forza fisica. L’Inter per DNA deve ambire ad altro. Capisco le difficoltà dell’ambiente e la rosa non paragonabile a quelle più vincenti, ma una società come i nerazzurri ha l’obbligo di fare di più".

Può descriverci l'Eintracht?

"L'Eintracht gioca con un 3-5-2 che si trasforma in 3-4-1-2. La difesa è protetta da due centrocampisti centrali, due ali/terzini che fanno praticamente tutta la fascia tra fase offensiva e difensiva. Poi c'è Rebic che a volte scende a fare il trequartista dietro le due punte molto prolifiche. Lui, Haller e Jovic sono molto pericolosi e fisicamente forti. In genere la squadra è molto amalgamata ed ha nell’intensità e nella pericolosità dei suoi attaccanti i suoi punti forti".

I giocatori più pericolosi dunque sono loro?"Sì, Jovic è micidiale in zona gol. Haller una punta di peso che fa reparto, assist e lotta in tutte le zone del campo. Rebic invece è veloce, perfetto nel pressing e nei duelli uno contro uno".

Cosa deve fare l'Inter per cercare di superare il turno? "L Inter per superare il turno deve adattarsi al ritmo frenetico, specie nella partita di andata quando lo stadio darà una spinta costante alla squadra di casa. Deve controllare bene Jovic, Haller e Rebic e dovrà cercare di più il possesso palla, senza sbilanciarsi troppo in avanti. La forza dell' Eintracht sono le folate sulle fasce e la forza fisica delle sue punte. I nerazzurri devono reggere l’urto, cercare il contropiede in maniera costante, chiudendo gli spazi e ripartendo in maniera da dare pochi sbocchi agli attaccanti avversari".

Da esperto di mercato, cosa consigli alla società nerazzurra per il futuro?"Penso che l’Inter con Marotta ed Ausilio, abbia tutte le possibilità di costruire una nuova grande squadra. Conosco di persona Ausilio e lo reputo capace ed intelligente. Personalmente cercherei di inserire giovani pronti dal vivaio o anche da fuori, perché in questa Inter manca l’entusiasmo, la velocità, l’intensità di cui oggi si ha bisogno se si vogliono raggiungere obiettivi. Purtroppo non ci sono le possibilità economiche delle inglesi o della Juve. Insomma bisogna correre di più e bisogna farlo in modo costante".

Consigli qualche nome dalla Bundesliga?"Sì, prenderei Kai Havertz e Julian Brandt del Leverkusen. Jovic se dovesse andarsene Icardi e poi altri gioielli di cui però al momento non vorrei fare i nomi".

Lei è anche un grande tifoso nerazzurro. Cosa ha pensato quando ha visto il sorteggio con l'Eintracht di Francoforte?"Da tifoso dispiace un po’, perché l’Inter dovrebbe giocare sempre gli ottavi ma in Champions. Poi, ovviamente, è una cosa particolare per me veder ritornare i nerazzurri in una partita ufficiale qui a Francoforte. Vuol dire che l' Eintracht è cresciuta molto in questi anni. C’è grande attesa per l’Inter e penso che ci sarà una grande festa, sia qui che a Milano al ritorno".