Lo Juventus Stadium ospiterà stasera la partita della Nazionale Italiana contro la Repubblica Ceca. Vale per la qualificazione ai Mondiali in Brasile del 2014. Stamattina i dirigenti della Figc hanno visitato insieme a ex giocatori di Juve e Torino il Museo dell'impianto sportivo, là dove il 31 degli scudetti bianconeri (secondo il punto di vista dei juventini) è un marchio stampato a fuoco. E Alessandro Alciato, in un'intervista per Skysport24, ha parlato con il presidente Abete che a proposito della diatriba '29-31' ha detto: "C'è rispetto naturalmente per quella che il presidente Agnelli chiama correttamentela contabilità del cuore, poi c'è la contabilità ufficiale e come tale ci può essere un rapporto di stima reciproca e un rapporto che sottolinei l'appartenenza comune al mondo del calcio anche se con ruoli diversi e a posizioni diverse e poi sono fatti che risalgono ad un periodo nel quale la Federazione era commissariata. Le tre stelle in tribuna che rimangono? Il problema non ce lo poniamo siamo soggetti che guardano alla sostanza e il mondo del calcio vive attraverso situazioni che diventano cronaca, storia e ricordo. La presenza di tanti ex giocatori di Juve e Torino è un segnale importante, la comunanza ad un mondo a cui hanno dato e a cui va ancora dato tanto perché noi italiani grazie al calcio siamo entrati nel mondo dalla porta principale". Il dirigente ha anche usato un proverbio cinese: "Esiste una verità mia, esiste una verità tua e poi c'è una verità giusta".
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31 o 29, non se esce. Abete: “Contabilità del cuore e poi quella ufficiale…”
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