La sfuriata di ieri di Paolillo e la rassegnata amarezza di Ranieri non hanno bidogno di alcun commento, certo è che i cinque rigori contro fischiati all'Inter devono fra riflettere. A parlare di un ridimensionamnto dei nerazzurri non è soltanto la classifica che li colloca ai vertici della zona retrocessione, ma anche il modo in cui gli arbitri si dispongono a gestire le partite dei nerazzurri: nel dubbio fischiamo contro l'Inter. Questo deve essere quello che hanno pensato i vari Rocchi, Orsato, Valeri, Bergonzi e Tagliavento, per dire i primi cinque nomi che mi passano per la testa (caso vuole che tra questi ci siano due dei migliori arbitri italiani, o così dicono). L'Inter non è tutelata, attenzione dico tutelata non protetta. Di per sé la cosa potrebbe anche non suonar male, con le piccole del calcio italiano che dopo anni di lotta avrebbero raggiunto la parità arbitrale con i grandi club italiani, il problema è che questa presunta uguaglianza di decisioni colpisca soltanto la squadra di Ranieri. Sì perchè anche Juventus, Milan e Napoli hanno vissuto situazioni simili a quelle nerazzurre, ma guarda caso non hanno avuto rigori contro, un bel dilemma sunque per i vertici arbitrali italiani.
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9 giornate 5 rigori: Inter trattata da “fascia medio-bassa”
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Non si parla ovviamente né di cricca, né di fili invisibili che manovrano alle spalle di tutto e di tutti per sfavorire l'Inter, però c'è l'impressione che dopo un lungo periodo di regno, morto il re chiunque si senta in dovere di ballare sul cadavere. Quello che a caldo Paolillo ha espresso in maniera un po' confusa, ma efficace, è questo: arbitri giudicate per quello che vedete e non per quello che vi piacerebbe vedere; e nel caso di dubbio, per favore, trattateci come una squadra di fascia medip-bassa, non come Inter che sennò è peggio.
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