"La mia fede juventina? Non è un mistero. E rispetto ai presenti io ho senz'altro visto da tifoso più finali, tra Coppa dei Campioni e Champions. Ne ho persa solo una, nel 1985 ero all'Heysel".A soli due giorni dal Derby d'Italia di San Siro, il presidente della Figc Giancarlo Abete ha deciso di aprirsi con Tuttosport, rivelando la sua simpatia per la Juventus. E tornando sul discorso del numero degli scudetti bianconeri: "Se il tifoso ne vuole contare 31 è libero di farlo, così come i tifosi del Torino ne possono contare otto, compreso quello che è stato revocato". "E' questa la forza del mondo del calcio - ha spiegato il presidente federale -, ognuno può avere le sue opinioni. Io devo rappresentare quella ufficiale, ma se mancassero passione e faziosità il calcio perderebbe uno dei suoi elementi fondamentali. Certo, esistono casi in cui la faziosità deve trovare un equilibrio con la razionalità".
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Abete da non credere: “Io da sempre Juventino. Sugli scudetti…”
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