Sembravano tutti un po' pazzi gli interisti quando osavano dire 'l'Inter non è quella che state vedendo, sta tutta in infermeria'. Pochi davano ragione e alibi al team nerazzurro e giù a dare botte in testa a Rafa Benitez e ai suoi.
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Alberto Brandi: “E’ tornata l’Inter insieme al fattore Milito…”
Sembravano tutti un po’ pazzi gli interisti quando osavano dire ‘l’Inter non è quella che state vedendo, sta tutta in infermeria’. Pochi davano ragione e alibi al team nerazzurro e giù a dare botte in testa a Rafa Benitez...
Ma è bastato che l'Inter, quella vera, facesse capolino ad Abu Dhabi per far parlare di 'vera' squadra.
Anche Albertro Brandi, noto giornalista di Mediaset, sul blog di ControCampo lo dice: "Abu Dhabi, quasi 5000 km più in là di Milano, ci restituisce per 90 minuti l’Inter dell’anno scorso: vincente e con Milito decisivo. E’ ancora presto, molto presto, per decretare la fine della crisi, ma risultati del genere aiutano, eccome. Era un’altra Inter rispetto al recente passato, quella scesa in campo contro il Seongnam".
E aggiunge: "Bastava leggere i nomi in formazione, guardare le facce dei giocatori schierati in campo per capire il principale motivo degli affanni degli ultimi tempi. Veniva giudicata e condannata un’altra squadra. Non la vera Inter. Contro i coreani mancava all’appello solo Maicon (oltre al povero Samuel) degli invincibili 2009-2010. Per il resto rieccoli tutti: Julio Cesar, Chivu, Stankovic e soprattutto Milito".
L'argentino appunto, l'uomo di riferimento là davanti, il Principe che ha fatto avverare tutti i sogni nella passata stagione. "Dopo Mourinho, Milito è stato il fattore che ha più pesato nel triplete della passata stagione. Segnò con la Roma il gol decisivo per la conquista della Coppa Italia, lo stesso fece col Siena per lo scudetto e col Bayern per la Champions League. In quei 17 giorni di gloria, dal 5 al 22 maggio, segnò sempre e solo lui. Nessun altro. 1-0, 1-0, 2-0. Milito, Milito, Milito, Milito scrissero sui tabellini", scrive il conduttore di ControCampo.
La sua assenza è pesata eccome sull'andamento dell'Inter in questo inizio di stagione e ieri sera contro il Seongnam ha ricordato a tutti chi è Diego Milito con assist a Stankovic nel primo gol, assist a Zanetti sul secondo e firma personale sul terzo (segnato tra l'altro in equilibrio precario): "Ed ora avanti con il Mazembe. Con la finale. Un’altra da timbrare. Per rendere - conclude Alberto Brandi - ancora più ingiusta quell’esclusione dai 23 in lizza per il Pallone d’oro".
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