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All’Inter va di moda ‘tentare il suicidio’. Questa volta a raccontarlo è…

Prima Adriano, poi Almeyda. Sono stati loro i primi a raccontare che nei periodi vissuti con la maglia dell’Inter, hanno pensato più di una volta al suicidio. Dato che non c’è due senza tre, a confermare questa teoria c’è...

Alessandro De Felice

Prima Adriano, poi Almeyda. Sono stati loro i primi a raccontare che nei periodi vissuti con la maglia dell'Inter, hanno pensato più di una volta al suicidio. Dato che non c'è due senza tre, a confermare questa teoria c'è anche Martin Bengtsson, ex giocatore svedese della Primavera nerazzurra, che in un'intervista alla BBC ha dichiarato che durante il suo periodo a Milano tentò il suicidio a causa della situazione di vita insostenibile che era venuta a crearsi.

"Era come se vivessi in prigione - ha rivelato Bengtsson -. Avevo bisogno di scappare e il rasoio divenne la mia unica via di uscita. Mi sono tagliato i polsi, avevo bisogno di uscirne. [...] Stavo davvero male, sentivo delle voci e cominciavo a non distinguere più il giorno dalla notte".

Ora Bengtsson ha cambiato vista, lasciando il calcio e diventando un bassista di musica metal. L'Inter rimane sempre nei suoi ricordi, ma non certo come un'esperienza positiva.