Le parole del dopo-partita di Moratti danno ufficialmente il via in casa Inter a quella che, se non può essere ancora definita crisi, è almeno una seria turbolenza. Le critiche del patron hanno raggiunto Rafa Benitez, accusato di non avere dato carattere e gioco alla squadra. E anche da radio-spogliatoio, giungono notizie su mugugni e sfoghi. La situazione potrebbe precipitare: e sarebbe già partita una telefonata all' "ex-nemico" Leonardo.
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Anche Mediaset come fcinter1908: contatto con Leonardo!!!
Le parole del dopo-partita di Moratti danno ufficialmente il via in casa Inter a quella che, se non può essere ancora definita crisi, è almeno una seria turbolenza. Le critiche del patron hanno raggiunto Rafa Benitez, accusato di non avere dato...
Ma andiamo con ordine. La sfuriata di Moratti è arrivata, a quanto pare, dopo quella di due giocatori nello spogliatoio nerazzurro: uno di questi è uno dei leader indiscussi del gruppo, Esteban Cambiasso, adirato con Benitez per essere stato richiamato in fretta e furia al momento dell'incidente di Obi e poi lasciato in panchina per tutta la partita a scapito di Coutinho e Biabiany. Un'indecisione, una gestione dell'emergenza che ha fatto capire - proprio perché tecnico di indiscussa esperienza e competenza - come Rafa non sia solidamente al comando delle operazioni e di un gruppo che - tra sfiatati da Triplete e mondiale, nostalgici di Mourinho, infortunati più o meno cronici e pance piene - non sta seguendo il mister ex-Liverpool. All'Inter vedova dello Special c'è carenza di carisma, manca un motivatore che debba lavorare su anime prosciugate da successi e dalle tensioni prodotte a ciclo continuo da Mou. Ecco dove nasce la candidatura Leonardo, personaggio apprezzatissimo da Moratti e contattato già la scorsa estate prima dell'ingaggio di Benitez. Certo, per il brasiliano sarebbe una sfida colossale come e quanto lo sberleffo al "suo" Milan.
Per quanto riguarda i rapporti tra Rafa e il presidente, c'è da sottolineare come, oltre ai deficitari risultati della squadra (già 4 sconfitte in 18 gare ufficiali contro Roma, Milan, Tottenham e Atletico Madrid, solo 5 reti segnate nelle ultime 8 gare di campionato), Moratti appaia irritato per i continui riferimenti sulla necessità di interventi sulla rosa a gennaio fatti da Benitez nelle interviste. Il presidente ha già assicurato dei rinforzi e non vede perché il "grido di dolore" debba venire sempre e comunque reiterato. Ora Moratti e tutto l'ambiente si aspettano una reazione, un deciso cambio di rotta a partire da Appiano Gentile: chiarimenti, ricompattamenti, soluzioni definitive anche per quanto riguarda scelte tattiche e di uomini. Benitez può rientrare in carreggiata risollevandosi in campionato e riportando la squadra in condizione (infortuni permettendo: ma anche la pioggia di rotture, in qualche modo, lo vede co-imputato) in vista del Mondiale per Club, obiettivo che a Palazzo Saras è considerato obbligatorio. Il calendario sembra dare una mano a Rafa, con la partita di Verona col Chievo e quella di S.Siro col Parma, preceduta da quella che (col Twente) dovrebbe dare il lasciapassare per gli ottavi di Champions League. Ma gli impegni abbordabili, in queste situazioni, sono armi a doppio taglio: se qualcosa non dovesse funzionare, Massimo Moratti potrebbe tornare a malincuore a essere un mangia-allenatori. E ad affidarsi, come già ha fatto tante volte il Milan, a chi stava sull'altra sponda di San Siro.
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