Quello della Gazzetta dello Sport è un'editoriale duro nei confronti dell'Inter, sulla scia della relazione messa in piedi da Stefano Palazzi che ha parlato di illecito sportivo da parte di Giacinto Facchetti, allora presidente nerazzurro. Vi proponiamo alcune parti dell'articolo firmato dal direttore Andrea Monti.
in evidenza
Andrea Monti nell’editoriale della GdS: “Addio allo scudetto degli onesti”
Quello della Gazzetta dello Sport è un’editoriale duro nei confronti dell’Inter, sulla scia della relazione messa in piedi da Stefano Palazzi che ha parlato di illecito sportivo da parte di Giacinto Facchetti, allora presidente...
"Uno scudetto da bruciare. Anzi, già bruciato. Poco importa, in fondo, se qualche organo federale alla fine lo scucirà dalla maglia dell'Inter o uno stuolo di legali riuscirà a tenerlo attaccato con la debole imbastitura della prescrizione. Dopo la durissima relazione del procuratore Palazzi, il titolo del 2006 è di fatto revocato dalla storia".
"Le chiacchiere stanno a zero: il pm sportivo dice che la società nerazzurra e soprattutto l'allora presidente Giacinto Facchetti commisero un illecito sportivo per avvantaggiarsi in classifica. Se le intercettazioni emerse grazie ai legali di Moggi dalla farraginosa istruttoria di Napoli fossero state in suo possesso nel 2006, l'Inter sarebbe stata sicuramente deferita e probabilmente condannata alle stesse pene del Milan. Non a quelle della Juve, al centro «di un vero e proprio sistema organizzato». Ma, in ogni caso, addio scudetto degli onesti".
Moratti ha difeso l'Inter e Facchetti andando contro Palazzi: 'E' oltraggioso', ha detto il presidente nerazzurro. Ma - gli ricorda la GdS - è "Un magistrato militare competente e credibile: nel giudicare sulla fondatezza dell'esposto juventino compie un'operazione coraggiosa che coinvolge pure noi giornalisti. Non riscrive, ma doverosamente completa con il capitolo finale una vicenda che ha sconvolto il calcio. E soprattutto ha segnato profondamente la società italiana e la credibilità del suo sport più amato. Qualsiasi sia l'esito della controffensiva morattiana la guerra si è conclusa lasciando sul campo vittime, memorie spezzate e macerie. Da domani si deve ricostruire".
© RIPRODUZIONE RISERVATA