E' l'uomo copertina di Vogue. Il numero di gennaio 2012 è stato confezionato con in bella mostra la faccia di Mario Balotelli. Il giovane giocatore del City fa notizia sempre e gli interisti lo sanno bene. Con lui hanno vinto tre scudetti, una Champions e un Triplete da sogno. Poi lo hanno visto partire dopo momenti non proprio idilliaci (vedi maglianerazzurra scaraventata, nella sera della vittoria sul Barça a San Siro, a terra e quella del Milan indossata davanti alle telecamere di Striscia la Notizia). Nella lontana e piovosa Inghilterra il bad boy non è passato inosservato, su di lui ne esce una al giorno, ormai le chiamano balotellate.
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Balotelli: “Il Triplete? Bello, ma preferisco il primo scudetto con l’Inter! Se parto…”
E’ l’uomo copertina di Vogue. Il numero di gennaio 2012 è stato confezionato con in bella mostra la faccia di Mario Balotelli. Il giovane giocatore del City fa notizia sempre e gli interisti lo sanno bene. Con lui hanno vinto tre...
SE SEI BELLO TI TIRANO LE PIETRE... -"Perchè sempre a me?", si chiede. E cerca come può di destreggiarsi in mezzo ad un mondo che lo critica a prescindere: "Se compro una Fiat Uno, leggo che per un tipo come me era più adatta una Ferrari; se scelgo la Ferrari, scrivete che avrei dovuto stare con i piedi per terra e comprare la Uno. Se rido, non sono serio; se non rido, sono un musone ricco che nemmeno si diverte a fare il mestiere più bello del mondo. Qui in Inghilterra la stampa scandalistica scrive di tutto, ed esagera sempre. La cosa che mi dà più fastidio è che in Italia le fesserie dei tabloid siano riprese e amplificate senza verifiche. Così molti connazionali prendono tutto per oro colato", dice nell'intervista concessa al noto mensile.
SENSIBILITA' - Per come lo descrivono è difficile immaginarlo a preoccuparsi degli altri. Ma c'è un lato meno conosciuto di Mario che viene rivelato poco, ma esiste: "Si deve intervenire nelle questioni sociali. Quando ho sentito del doppio omicidio di Firenze avrei voluto prendere posizione subito, fare qualcosa", spiega. E lui di cose ne fa. Sono tanti gli impegni che porta avanti con i poveri, con i bambini e non solo.
FISCHI E FIASCHI - Il suo colore della pelle spesso gli ha procurato fastidi: "Il razzismo non mi pare un tema legato al tifo perché conosco tifosi sfegatissimi molto corretti in Italia e in Inghilterra. Il razzismo nasce piuttosto dall'ignoranza, bisognerebbe insegnarle a scuola certe cose. Non ridere eh. L'ho capito tardi quanto è importante e ringrazio i miei che hanno voluto farmi prendere il diploma a tutti i costi", continua l'attaccante italiano.
MANCIO E MOU - All'Inter è stato allenato prima da Mancini, che ora lo allena anche al City, poi da Mourinho, il tecnico che parlava di bastone e carota: "Mou è tra i migliori, ma quanto a feeling preferisco Mancini per me viene prima. Perché lui è capace di tirare fuori dai giocatori il 100%, con me lo sta facendo e la mia vittoria più bella in nerazzurro è il primo scudetto, per me un brivido indimenticabile. Ovvio che anche la Champions mi abbia entusiasmato. Il Triplete è stata una conquista ottenuta da un grande gruppo, a cui mi sento affettivamente legato".
A VOLTE TORNANO - E se un giorno dovesse lasciare l'Inghilterra, tra la Spagna e l'Italia Balo preferirebbe la seconda: "Sono lontano da casa da due anni. Mi sono adattato abbastanza bene, nonostante differenze abissali. Ma non ho amici veri, qui. Se dovessi muovermi, ora come ora, sceglierei l’Italia". Solo il futuro dirà in quale parte del Paese approderà, c'è chi giura che sia già cominciato un nuovo derby.
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