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Benitez: “Tottenham? Solo calo di concentrazione. Manette? No, occhiali”

Rafa Benitez, durante la conferenza stampa pre-Sampdoria, è tornato sugli ultimi minuti di Inter-Tottenham: “La rimonta? Abbiamo avuto problemi solo per due minuti. In ogni caso preferisco soffermarmi a pensare sul fatto che più giocatori...

Daniele Mari

Rafa Benitez, durante la conferenza stampa pre-Sampdoria, è tornato sugli ultimi minuti di Inter-Tottenham: "La rimonta? Abbiamo avuto problemi solo per due minuti. In ogni caso preferisco soffermarmi a pensare sul fatto che più giocatori sono andati a segno e che abbiamo fatto molto bene nel primo tempo. Nel secondo tempo non è stato possibile pensare a questioni tattiche, ma ho pensato a provare qualcosa, visto che la gara sembrava sotto controllo. Terrore di una Istanbul al contrario? No. È mancata concentrazione alla fine. Julio Cesar è stato molto critico con se stesso alla fine del match? Sta lavorando bene, dopo il Tottenham è stato molto critico con se stesso, una cosa positiva perché così si cresce e si migliora. Uno che capisce cosa deve migliorare e lavorare per farlo è perfetto".

L'anno scorso Inter-Sampdoria passò alla storia come la gara delle 'manette' di Mourinho e oggi si parla ancora di quel gesto del 20 febbraio scorso a San Siro: "Se porterò mai le manette in panchina? Porto gli occhiali in panchina, perché non vedo tanto. Se mi vedrete mai fare una scena del genere? No. Penso che non sia facile per un arbitro controllare tutto in una gara, se si può bisogna aiutarlo, anche se comunque anche a me qualche volta è capitato di arrabbiarmi. Mi ricordo un'occasione in particolare con la squadra giovanile del Real, ho dato dei calci alla panchina, ma adesso non posso, sono vecchio... (sorride, ndr)".

Durante la conferenza, a Benitez vengono quindi chiesti commenti su più argomenti, come il mercato di gennaio ("Io non ne parlo, devo parlare con il presidente Moratti e con Branca, io non dico niente"), le caratteristiche del campionato italiano ("È più tattico, una sfida per me"), il caso Wayne Rooney ("Rooney? Non gioca qui, quindi non parlo di lui"), ma anche quale sia secondo lui la squadra che in Italia sta esprimendo il miglior calcio: "In Italia mi piace molto l'Inter. E se non subiamo e stiamo vicino alla porta, faremo bene, comunque la squadra può migliorare ancora, direi anche di un 30%".