Bergomi loda il capitano: «Zanetti, che giocatore!»

La Gazzetta dello Sport ha posto alcune domande a Beppe Bergomi circa il capitano dell'Inter Javier Zanetti.

Bergomi, ci racconta il «suo» Zanetti?Primo giorno di ritiro a Cavalese, 1995: ricordo che avevamo comprato Rambert, di lui si parlava come di un futuro grande giocatore; poi c’era Javier. Primissimo allenamento, facciamo possesso palla: Pupi non la perde mai, non gliela toglievi, incollata. Quel giorno, giuro, dissi: "Questo farà la storia dell’Inter"».

Previsione: fra cinque anni cosa farà Zanetti?Lui può fare tutto: allenatore da prima squadra o da giovanili, anche il dirigente: ha valori veri da trasmettere, è una persona d’oro e non solo in campo. Ha esperienza da spogliatoio e da gara. Sospetto una cosa: che possa anche giocare fino a 45 anni, ha un fisico pazzesco, sempre sul pezzo anche all’ultimo minuto».

Zanetti ha vinto tutto. Cosa le sarebbe piaciuto vincere a lei? Diciamo che avrei voluto avere una squadra forte come ha avuto lui. A me non è mai successo. E comunque, fra i suoi meriti, c’è quello di aver resistito ai momenti bui: ha sofferto ed è stato ripagato con vittorie strameritate.

Evadiamo un attimo: scudetto sì o no? E quanto ha influito l’arrivo di Leo? Leonardo, oltre a recuperare giocatori, ha fatto una cosa semplice: ha ricordato ai giocatori chi sono, ovvero i Campioni del mondo. Scudetto possibile? Sì: serve continuare così e poi vedrete che il Milan si mette paura.

Chi batterà Zanetti fra 10 anni? A un certo punto ho pensato a Santon, ma per ora non ha mostrato costanza. E allora dico: o un portiere giovane oppure... Zanetti.