È stanco anche lui: "È stata dura. Per il caldo e per il valore dell'avversario. Ma siamo in semifinale, ed è questo ciò che conta". Daniele Bernazzani saluta la vittoria della sua Primavera nei quarti di finale contro il Palermo ("al quale faccio i complimenti") con un sorriso a tempo. Le fasi finali dei campionati di categoria sono così, prendere o lasciare: si chiude una gara e si pensa già alla prossima. Che sarà una semifinale-derby, Milan o Juventus (e stasera il tecnico nerazzurro andrà a studiare dal vivo gli avversari). "Nessuna preferenza, se non quella che giocheremo in notturna, almeno farà un po' meno caldo".
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Bernazzani: “Milan o Juve è uguale, l’importante è la notturna. Errore Livaja…”
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Infatti, allo stadio "Blasone", con molti tifosi nerazzurri sugli spalti, temperatura alta, gara combattuta, a tratti spigolosa. Bernazzani la commenta così: "I ragazzi sono stati bravi a domare un avversario preparato. Siamo partiti bene, poi abbiamo avuto un calo nella fase centrale del primo tempo, quindi abbiamo trovato il gol nel finale. Nella ripresa siamo stati bravi a non farci condizionare dal fatto che il Palermo era rimasto in dieci, abbiamo continuato a giocare e abbiamo trovato il 2-0". Una sintensi esatta, nella quale c'è la macchia dell'espulsione - a gara praticamente conclusa - di Marko Livaja. "Diciamo che lui ha sbagliato, ma poteva essere anche usato un po' di buon senso - commenta il tecnico nerazzurro -. Infatti è stato espulso mentre stava uscendo dal campo, perché lo avevamo visto un po' nervoso e lo avevamo sostituito con Forte. Invece... ": invece l'attaccante non sarà disponibile per la semifinale. "Un vero peccato - aggiunge Roberto Samaden, direttore del Settore Giovanile -, perché oramai la sfida era finita, comunque anche senza di lui la semifinale la giocheremo in undici... ".
Tornando a Bernazzani, "questo è un gruppo di ragazzi molto unito e molto forte, che aveva gettato le basi della stagione con Stramaccioni e che non ha subito nessun contraccolpo dopo il mio arrivo. Abbiamo valori, tecnici e umani, molto importanti e non ci nascondiamo: faremo di tutto per arrivare al gradino più alto". Per l'Inter Primavera questa prima gara delle fasi finali era, infatti, la più pericolosa: la squadra non disputava una gara ufficiale dal 21 aprile, avendo conquistato direttamente la qualificazione, e recuperava un uomo fondamentale come Daniel Bessa che non giocava dalla finale di Londra con l'Ajax. Dopo una sosta tanta lunga non si sa mai che cosa può succedere, invece la seconda squadra nerazzurra ha domato il Palermo, che aveva eliminato Chievo Verona e Napoli nelle qualificazioni post girone (aveva chiuso al terzo posto dietro a Roma e Lazio). Ora, il derby. Che sia di Milano o d'Italia poca differenza fa.
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