in evidenza

Biasin: “Moratti va avanti con Strama e Branca fino alla fine. Oriali e il mercato…”

Puntuale e senza sbavature, ecco l’analisi sull’attuale momento nerazzurro di Fabrizio Biasin, responsabile della redazione sportiva del quotidiano Libero, direttamente nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com: La supercazzola di...

Daniele Vitiello

Puntuale e senza sbavature, ecco l'analisi sull'attuale momento nerazzurro di Fabrizio Biasin, responsabile della redazione sportiva del quotidiano Libero, direttamente nel suo editoriale per Tuttomercatoweb.com:

La supercazzola di Moratti è un colpo di genio sopraffino: "Stramaccioni e Branca restano? Per conto mio, se tutto rimane così, ma con risultati diversi mi va bene".Che è un po' come dire "ho varato la coda nei pressi dello scendiletto" o "garantivo perle rare al vicino con omissione di soccorso". Non si capisce una cippa, insomma. O meglio, si capisce tutto. Al lider Massimo non piace aderire al piano "famo giustizia sommaria che la squadra del Grest di don Paolino è messa meglio in campo dell'Inter", lui va avanti per la sua strada. E quindi Strama fino alla fine (e anche oltre) e "Branca forever", che non è il titolo di un film sperimentale dei Vanzina, ma un dato di fatto.Di recente il buon Oriali Lele ha detto la sua: "Ho aspettato una chiamata dell'Inter (...) Ho rifiutato altri club nella speranza di rientrare (...) Ora so che non tornerò più al 100%". Lucidissimo. Lui sa la verità, noialtri no, qualcuno prima o poi ce la dovrà raccontare che qui le leggende si moltiplicano. Cioè, ci chiediamo, perché Moratti che è da sempre additato come il presidente più buono che c'è, ha fatto fuori Lelone, il buon Lelone, colui che amava il suo patron sopra ogni cosa? Mistero. Al momento sappiamo semplicemente che: 1) Branca e Oriali andavano d'accordo come Pappalardo e Er Mutanda ospiti dalla Venier. 2) Moratti apprezza Branca per i colpi fatti nel post-Calciopoli e quando si è trattato di decidere chi doveva cadere dalla torre non c'ha pensato più di tanto.La situazione è felliniana: l'Inter è ancora teoricamente in corsa per entrare nei quarti di E-league, per conquistare la finale di Coppa Italia e per ritornare in Champions ma... Nessuno scommetterebbe un nichelino sulla riuscita del piano stramaccioniano. L'interessato resta convinto dei propri mezzi e fa bene, anche se la sua popolarità rasenta quella di Tony Randine, sedicente star salita alla ribalta qualche anno fa. Tony chi? Appunto (in coda il link per fare la sua conoscenza. Merita...).Ma torniamo all'Inter. Si chiedono i tifosi: 1) perché il patatone romano cambia "undici" con la rapidità di Poldo mentre ingurgita panini? 2) Perché ha lasciato che arrivasse Rocchi e ci si liberasse di Livaja? 3) Perché una volta non va in conferenza e invece di dire "sto con i miei ragazzi" non tenta la tecnica forse un po' rude ma spesso efficace del "mo' vado di là e obbligo tutti a guardare Pereira negli occhi per almeno sette secondi"? No, Strama preferisce la tecnica del buon fratello maggiore, e il problema è che lui per qualcuno dei presenti nello spogliatoio è... il fratello minore (lo dice la carta d'identità).