Fabrizio Bocca, nel suo blog su Repubblica, ha commentato in maniera severa l'esonero di Claudio Ranieri da parte dell'Inter, al secondo cambio di allenatore stagionale: "C’era da aspettarselo, se uno in 17 anni affida l’Inter a 18 allenatori diversi (Bianchi, Suarez, Hodgson, Castellini, Simoni, Lucescu, Lippi, Tardelli, Cuper, Verdelli, Zaccheroni, Mancini, Mourinho, Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri e appunto Stramaccioni), difficile che il penultimo di loro possa resistere agli effetti nefasti di una squadra che dopo otto sconfitte in dodici partite ufficiali è precipitata ormai all’ottavo posto in classifica, scavalcata – senza offesa – anche dal Catania, e con la prospettiva di sprofondare ancora di più in questo scorcio di stagione che resta. Servirà a qualcosa il cambio? Direi proprio di no. Ma io non avrei cambiato nemmeno Gasperini nel settembre scorso, o Benitez lo scorso anno, tanto a cosa è servito appunto? Nell’Inter l’allenatore è uno dei problemi, uno solo.
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Bocca: “Ranieri meno colpevole di una squadra vecchia e presuntuosa. Moratti…”
Fabrizio Bocca, nel suo blog su Repubblica, ha commentato in maniera severa l’esonero di Claudio Ranieri da parte dell’Inter, al secondo cambio di allenatore stagionale: “C’era da aspettarselo, se uno in 17 anni affida...
Cambiarli a ripetizione è servito unicamente ad accrescere l’enorme senso di precarietà e di vuoto di potere. Da quando se ne è andato Mourinho – che francamente ormai mi sembra ormai troppo lontano nel tempo perché ancora ci sia qualcuno che pensi di replicarlo anche solo in piccola parte -, comanda o conta qualcosa un allenatore all’Inter? E poi ha colpe Ranieri? Certo che ne ha, né più né meno di altri, a cominciare da una squadra vecchia e presuntuosa che vive di una gloria recente, ma purtroppo già svanita. Doveva forse rischiare qualcosa di più, ma non aveva il potere e la forza per rovesciare l’Inter. Né forse la capacità, bisogna ammetterlo. Furono abbastanza illusorie quelle nove vittorie in dieci partite di campionato tra novembre e gennaio, subito dopo è cominciato un ciclo negativo uguale e contrario, con tanto di eliminazione dalla Coppa Italia, dalla Champions League e con la classifica che si è fatta sempre più magra. Per Moratti deve essere insopportabile anche guardare il Milan primo e ventidue punti più sopra. Per gli allenatori in questi casi vale la solita regola: aiutati che Dio ti aiuta.
Ranieri ha fatto troppo poco per evitare il tracollo, ed è inutile attaccarsi a quel primo tempo giocato con grande orgoglio contro la Juventus. L’orgoglio conta se fa gol e punti, altrimenti nel calcio non serve a nulla. Tanto più se ti trovi sulla panchina dell’Inter, che manco ti siedi e già ti hanno segato una zampa. La precarietà all’Inter è totale: nel pomeriggio Moratti aveva confermato Ranieri e la sera cacciato. Ci possiamo scandalizzare, certo. Ma come lo abbiamo fatto troppe altre volte ormai, e inutilmente. L’Inter e Moratti sono sentimentali e umorali, prima magari ti fanno un contratto a vita e poi ti scaricano, giocatori compresi ovviamente. Anzi loro hanno un filo diretto col presidente e contano dieci volte di più dell’allenatore stesso."
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