Il difensore argentino Hugo Campagnaro all'etá di 33 anni si prepara ad intraprendere una nuova avventura in maglia nerazzurra dove ad attenderlo troverá Walter Mazzarri, tecnico che più di tutti in Italia gli ha dato tanto. È lo stesso Campagnaro a parlare di dimtutto questo e della sua carriera in Serie A ai microfoni del programma radiofonico Deportivo Futbol Show. Questo quanto raccolto da FcInter1908.it: "Nel 2002 dopo il Deportivo Moròn arrivò la chiamata dall'Italia. Inizialmente non ci credevo, poi in un secondo momento mi son detto "Ci provo, tanto non ci perdo nulla". Mi hanno dato due biglietti, ho preso l'aereo e sono andato lì per tentare la fortuna. A Piacenza ho fatto tutta la preparazione estiva per un mese, poi il tecnico di allora Andrea Agostinelli decise di inserirmi definitivamente in squadra. Da quel momento ho cercato di dimostrare il mio valore. Come ho vissuto il cambiamento dal campionato argentino alla Serie A? È stato tutto veloce e imprevisto. Partire titolare alla quarta giornata mi ha anche sorpreso. All'inizio sapevo di aver bisogno di un periodo di adattamento ma in quel momento l'unica cosa che potevo fare era quello di dare il meglio di me fin da subito... .
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Campagnaro: “Mazzarri ha segnato la mia carriera. Grazie Napoli e ora…”
Il difensore argentino Hugo Campagnaro all’etá di 33 anni si prepara ad intraprendere una nuova avventura in maglia nerazzurra dove ad attenderlo troverá Walter Mazzarri, tecnico che più di tutti in Italia gli ha dato tanto. È lo stesso...
A Piacenza ho giocato cinque stagioni, è stato il club che mi ha fatto arrivare in Italia, sarò sempre grato a loro. Nel 2007 passai alla Sampdoria e in quella stagione ci qualificammo per la Coppa Uefa dopo tanti anni, mentre l'anno dopo riuscimmo a disputare la finale di Tim Cup. Dopo due anni a Genova andai a Napoli, da argentino posso dire che mi trovai subito bene. Lo scorso anno iuscì a vincere la Coppa Italia che per i tifosi fu una grande gioia".
Secondo La Gazzetta dello Sport e Sky l'ultima stagione disputata dal difensore originario di Cordoba è stata la migliore di questi quasi 10 anni di avventura italiana: "Questo riconoscimento per me è molto importante perchè significa che il mi lavoro viene apprezzato. In questa stagione i risultati sono stati molto buoni, se non era per la Juventus che ha spazzato il campionato avremmo potuto combattere e anche vinto lo scudetto. Il raggiungimento della Champions mi ha dato tantissima soddisfazione. I tifosi napoletani mi hanno fatto sentire bene, durante gli allenamenti mi chiedevano di non andar via ma bisogna anche capire che con la scadenza dei contratti le strade del club e dei calciatori possono dividersi. Sono comunque contento di aver lasciato qualcosa a Napoli, a loro auguro il meglio. È gente che merita tanto... .
L'Inter? Per il momento sono ancora del Napoli fino al 30 giugno. Sto aspettando la fine del contratto per annunciare la mia prossima squadra. Negli ultimi anni ho avuto sempre Mazzarri come allenatore. Ha segnato molto la mia carriera. Insieme a lui ho avuto Iachini a Piacenza, personalmente penso che questi due mi hanno dato di più rispetto agli altri“.
Per Campagnaro si è parlato anche di esordio nella nazionale italiana: "A un certo punto, i media italiani hanno parlato di una possibile chiamata di Cesare Prandelli, ma non è mai arrivata. All'etá di 30anni ancora non ero stato convocato nella Selecciòn, per fortuna non ho mai avuto un’offerta dall’Italia perché avrei dovuto rinunciare all’Argentina.
Adesso posso dire che giocherò fino a 36 o 37 anni. Vediamo per quanto tempo il fisico reggerà, ma la forza mentale è molto importante a questi livelli. Per il momento, questi due aspetti vanno d’accordo, continuerò a dare il massimo per ricevere ancora altre convocazioni. Per un giocatore vestire la maglia della propria nazione è il massimo", conclude il neo nerazzurro.
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