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Che calore per Zanetti e Moratti. I tifosi al pres: “Lo dice solo a noi se…”

Si sono messi in fila, lo hanno aspettato per ore, poi solo alcuni sono riusciti a partecipare alla presentazione del suo libro. Quando Javier Zanetti è in giro per la città c’è sempre il pienone. I tifosi nerazzurri hanno preso...

Eva A. Provenzano

Si sono messi in fila, lo hanno aspettato per ore, poi solo alcuni sono riusciti a partecipare alla presentazione del suo libro. Quando Javier Zanetti è in giro per la città c'è sempre il pienone. I tifosi nerazzurri hanno preso d'assalto la libreria Mondadori in via Marghera anche solo per un autografo e allora le porte del secondo piano sono state aperte solo ai primi cento che sono riusciti a prenotarsi.

UN CAPITANO - La sala degli eventi si riempe subito e quando il capitano entra insieme a Gianni Riotta (con l'ex direttore del Tg1 ha scritto la sua autobiografia, 'giocare da uomo') da una porticina è stato il delirio: "Un capitano, c'è solo un capitano". E poi "chi non salta è rossonero", impossibile restare immobili. I due autori si siedono sulle poltroncine in fondo alla sala. Snocciolano ad uno ad uno gli aneddoti più simpatici: il rito di iniziazione di Nagatomo ("gli ho detto che tutti quelli che arrivano all'Inter dovevano ballare e cantare per cominciare e lui lo ha fatto davvero"), la partita contro il Barcellona del 2010 ("Non finiva più, dicevo ad Eto'o di aiutarci che mancavano dieci minuti. Alla fine del primo tempo..."), la finale di Madrid ("Vedevo Samuel piangere come me a tre minuti dalla fine e mi ripetevo, al massimo finisce due a uno"). Qualcuno dalla folla gli urla: "Sei speciale, capitano". "Come l'Inter", risponde lui. Poi ancora: "Ci sveli qual è il tuo elisir di giovinezza?". Ride e dice: "Nessuno, mi sono allenato anche il giorno del mio matrimonio". Ci sono tanti ragazzi in sala: "Vorrei dare loro un messaggio - dice Pupi - non devono mollare mai, devono sempre inseguire i loro sogni". Arrivano poi i saluti di Riotta agli ospiti della serata: "E' un onore tifare Inter e aver potuto fare il tifo per lei con un capitano così". Applausi, ancora cori. Tutti si avvicinano, vogliono un autografo sul libro. E mentre il capitano firma e rifirma si apre la porta e spunta una faccia conosciuta.

UN SOLO PRESIDENTE - Una specie di boato fa tremare il parquet. E' arrivato (quasi) a sorpresa Massimo Moratti: è insieme alla signora Milly. Si fa largo tra i giornalisti il patron nerazzurro, non vuole parlare a microfoni e telecamere: "Ero qui pensando di poter sentire con tranquillità la presentazione, ma noto che c'è il solito entusiasmo".

E fa ridere tutti quando dice al capi: "Credevo volesse dirci come si vive su Krypton". E' il pianeta di SuperMan. Per Moratti, Javi è praticamente un supereroe. Il suo primo acquisto, insieme dopo tante difficoltà e giornate storte, hanno vinto tutto. Ancora applausi, ancora cori per entrambi, ancora un 'Chi non salta è rossonero'. Arriva il momento di andare via, il pres si fa largo in mezzo ai tifosi che però ne approfittano: "Voglio un autografo, mi fa la dedica?". Sorride e gentilmente accetta. Gli parlano, gli chiedono: "Ce lo dica, dai lo dica solo a noi, resta presidente? Che fa? Resta? A noi lo può dire". Sorriso di simpatia. E no comment.