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CorSera: «Inter, il gruppo si è ritrovato per resistere in trincea»

Ecco l’analisi della partite di ieri sera operata dal Corriere della Sera: «Contro il Lecce è arrivata la quarta vittoria consecutiva, la sesta nelle ultime sette giornate, ma è stata tutt’altro che una partita semplice, perché la...

Lorenzo Roca

Ecco l'analisi della partite di ieri sera operata dal Corriere della Sera: «Contro il Lecce è arrivata la quarta vittoria consecutiva, la sesta nelle ultime sette giornate, ma è stata tutt’altro che una partita semplice, perché la squadra si è trovata a dover rincorrere e soltanto al gol di Cambiasso, quello del 3-1, la partita si è chiusa. I nerazzurri hanno provato a ripetere il copione ormai mandato a memoria: primo tempo controllato, a passo lento, per evitare guai, in attesa del colpo capace di risolvere la partita. Ranieri ha confermato il 4-4-2. Questa volta però i piani si sono complicati, perché su un pallone perso in mezzo al campo da Thiago Motta, è partito Obodo, che ha messo in movimento Luis Muriel che ha fatto un gol da campione, al quale i nerazzurri hanno reagito con forza e senza paura. Quattro pali in dieci minuti sono un record. La forza dell’Inter è stata quella di saper creare pressione offensiva e di mettere in difficoltà il Lecce, che non è più riuscito a ripartire, si è fatto schiacciare e ha dimostrato fragilità, se costretto a difendersi.Ranieri ha pensato di cambiare l’Inter, nella ripresa, riportandola al 4-3-1-2, Milito al posto di Forlan. E il Principe ha trovato il suo secondo gol su azione, sul lancio profondo proprio di Alvarez, un colpo di classe, che ha consentito all’argentino di mettere fuori causa Gabrieli e di liberarsi da un incubo, visto che non segnava in campionato dal 24 settembre.Il campo di San Siro non ha aiutato nessuno, tanto meno gli interisti, che hanno perso troppi palloni in mezzo al campo, consentendo al Lecce di ripartire. L’Inter ha costruito il gol del 3-1, con Cambiasso, che ha spento la partita. Quattro gol tutti insieme l’Inter in questi 100 giorni di campionato non li aveva mai segnati; non tutti i problemi sono risolti, però la fiducia è in aumento e la felicità di Julio Cesar riassume lo spirito di un gruppo che non è più inattaccabile, ma che ha deciso di resistere in trincea. Fino alla fine».