Fabio Monti del Corriere della Sera, presenta la sfida di questa sera tra Inter e Fiorentina, nella quale i nerazzurri proveranno a sfatare il Tabù del Meazza: 'Il bello di Inter- Fiorentina di stasera a San Siro è che la squadra che più è stata criticata in questo avvio di stagione ha un punto in più di quella che ha giocato fin qui il miglior calcio della serie A (9 a 8). Questione di calendario, perché i viola hanno già affrontato il Napoli, in trasferta (sconfitta 1-2, dopo un ottimo primo tempo) e tre giorni fa la Juve (0-0 fra gli applausi non solo di Firenze). Per l’Inter la squadra di Montella, che ha una qualità con pochi paragoni possibili, non è l’ideale per pensare di rompere il lungo digiuno di vittorie a San Siro. L’ultima risale al 6 maggio 2012, Inter-Milan 4-2. In questa stagione, due pareggi (sempre 2-2 con Vaslui e Rubin Kazan) e tre sconfitte (Hajduk, Roma e Siena). La Fiorentina non batte l’Inter a San Siro dal 7 maggio 2000 (0-4), poi undici successi nerazzurri. La necessità di non subire un’altra sconfitta interna e il discreto equilibrio raggiunto nella partita di mercoledì con il Chievo hanno dato il via libera a Stramaccioni per insistere con il 3-5-2, pur in assenza di Sneijder e Palacio, infortunati. «È venuto il momento di fare risultato a San Siro. La classifica esprime in modo chiaro e fedele quanto si è visto nelle prime cinque giornate. Affrontiamo una squadra in salute, motivata, probabilmente la più in forma della A. Servirà la migliore Inter. Noi abbiamo trovato l’assetto migliore; dobbiamo lavorare per perfezionare quel che all’inizio di un percorso è normale si debba fare. Non ci siamo mai nascosti, ma non credo sia intelligente parlare di obiettivi dopo cinque giornate anche se quello di stasera resta un confronto da alta classifica». Inter-Fiorentina è anche il confronto fra due tecnici della nuova generazione, che hanno lavorato insieme nelle giovanili dela Roma, entrambi più giovani di Javier Zanetti (39 anni compiuti il 10 agosto): l’interista ha 36 anni ed è alla seconda stagione in A; l’allenatore viola di anni ne ha 38 (18 luglio) e al allena in A da tre (Roma e Catania prima di Firenze). Non è ancora chiaro che Inter abbia in testa Stramaccioni; è chiarissimo invece quale sia l’obiettivo di Montella, che sta costruendo una Fiorentina con giocatori di grande tecnica. Un progetto che ricorda l’Inter delle prime stagioni di Mancini. Questa situazione si può leggere in due modi: o come una partita nella quale i nerazzurri dovranno molto soffrire, con poche possibilità di sopravvivere alla forza dell’avversario (come si è visto con la Roma, 2 settembre) oppure come la possibilità di importare (a San Siro) il modello trasferta, che ha prodotto soltanto vittorie. In sintesi: partita da provinciale, palla all’avversario, spazi chiusi, ripartenze. Montella: «Al momento non firmerei per un posto in Europa League. Per ora ci hanno chiesto di divertire e credo che stiamo rispettando le aspettative, ma bisogna farlo fino in fondo. Questo non vuol dire che giocheremo a San Siro con arroganza, sottovalutando questa partita. Sento di un’Inter criticata, ma ha un punto in più in classifica, una rosa di qualità, è esperta e pratica molto più di noi. Dovremo stare molto attenti. Ai miei chiedo di giocare con la stessa personalità e intensità viste con la Juve. Sono curioso di vedere come la squadra reagirà all’euforia dopo lo 0-0 con i bianconeri»'.
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CorSera: “L’Inter e il pensiero fisso, vincere a San Siro…”
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