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Cosa aspettarsi da Leonardo? Calcio bailado, filosofia e nessuna vendetta

Non si dice, non si può. Ma tutte le strade portano a Leonardo. A quanto pare è proprio l’ex giocatore e tecnico del Milan che andrà a sostituire sulla panchina dell’Inter Rafa Benitez. Lui che ha osato sfidare il datore di lavoro più...

Eva A. Provenzano

Non si dice, non si può. Ma tutte le strade portano a Leonardo. A quanto pare è proprio l’ex giocatore e tecnico del Milan che andrà a sostituire sulla panchina dell’Inter Rafa Benitez.

Lui che ha osato sfidare il datore di lavoro più famoso del mondo dicendo (come racconta oggi sulla Gazzetta dello Sport Luigi Garlando): “Berlusconi è come Narciso, tutto quello che non è specchio non gli piace”. E Leo che agli specchi preferisce la filosofia (studia Socrate e Platone) ha lasciato dopo un anno la ‘squadra dell’amore’ dopo aver portato i rossoneri in Champions e al terzo posto in Italia con i pochi mezzi a disposizione.

Chiede libertà e autonomia al capo, ma non la ottiene e se ne va. Senza troppi legami: “Devo abituarmi a non vedere più le cose da milanista, confessa”. Guardarle da una sfumatura nerazzurra potrebbe essere un punto di partenza, una sfida che Leo accetterebbe volentieri (fino al 2012) e sicuramente non per vendetta.

La sua Inter potrebbe avere un modulo inedito. La Gazzetta si diverte ad ipotizzare uno ‘strano’ 4-2-3-1 con le due ali Pandev ed Eto’o sulla stessa linea di Milito ‘perché – scrive il quotidiano sportivo – il brasiliano ha dimostrato di saper adattare le sue idee al materiale di casa’.