Il noto giornalista di fede rossonera Tiziano Crudeli, dalle colonne di milannews dice la sua sull'arrivo di Leonardo all'Inter.
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Crudeli: “L’Inter e Leonardo hanno in comune motivi di rivalsa nei confronti del Milan”
Il noto giornalista di fede rossonera Tiziano Crudeli, dalle colonne di milannews dice la sua sull’arrivo di Leonardo all’Inter. “Molti milanisti, nell’apprendere che Leonardo ha firmato per l’Inter, ci sono rimasti...
"Molti milanisti, nell'apprendere che Leonardo ha firmato per l'Inter, ci sono rimasti male. Non hanno infatti accettato di buon grado che Leo abbia attraversato il Naviglio per approdare sull'altra sponda. Il brasiliano, nei suoi 13 anni in rossonero, non è stato soltanto un ottimo giocatore ma pure un perfetto dirigente. Un uomo immagine carismatico, colto, intelligente, di bella presenza, cordiale, disponibile con tutti e con spiccate doti umane. Nel momento in cui, sollecitato dalla società, ha vestito i panni del trainer ha ottenuto consensi e buoni risultati attraverso un gioco piacevole nonostante le pesanti assenze di Nesta e Pato, in certi delicati e decisivi frangenti del campionato, però, ha pagato lo scotto del noviziato. Leo non ha saputo trasmettere alla truppa grinta e determinazione. Le ripetute stilettate presidenziali hanno infastidito l'orgoglioso brasiliano al punto che, al termine della stagione, ha ritenuto opportuno tagliare definitivamente il cordone ombelicale col Milan rilasciando battute feroci nei confronti di Berlusconi. Una su tutte: “Berlusconi è come Narciso , tutto quello che non è specchio non gli piace.”
"L' esperienza troppo limitata nel tempo non permette di esprimere un giudizio definitivo su Leonardo allenatore. Ovviamente possiede i requisiti per fare bene. Fermo restando che il nuovo sodalizio tra l'Inter e Leo è stato dettato da reciproci convergenti interessi, è però curioso il fatto che entrambi abbiano in comune motivi di rivalsa, più o meno reconditi, nei confronti del dispettoso vecchio Diavolo. I nerazzurri, per l'acquisto di Ibra, ultimo in ordine di tempo di una serie fortunata ex idoli interisti e per il probabile arrivo (a giugno) di Balotelli, il brasiliano, invece, certamente desidera dimostrare di essere un tecnico di valore che meritava maggiori considerazioni. Leo, non è un traditore, bensì un professionista, per di più libero da vincoli, che ha semplicemente accettato la ricca offerta di un munifico datore di lavoro. Quando c'è di mezzo la propria professione i sentimenti contano relativamente. Adesso bando alle ciance per Leonardo, che ha voluto con sé Angelo Castellazzi tecnico rossonero esperto di tattica, inizia il periodo più difficile visto che dovrà ottenere dei risultati senza i quali rischierà di fare la fine di Rafa Benitez che in quanto a correttezza, sportività e buonsenso è tra i primi della categoria. Essere dei “signori” non basta; se la squadra alle dirette dipendenze non vince si è inevitabilmente destinati al licenziamento , magari con ricche liquidazioni (come quella di Benitez che in 6 mesi ha percepito un compenso, complessivo di buona uscita, pari a 5 milioni e 400 mila euro)".
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