L'agenza 'Player Management' di Silvio Pagliari, agente di Giulio Donati, ha intervistato l'ormai ex giocatore dell'Inter fresco di approdo in Bundesliga nelle fila del Bayer Leverkusen. Ecco quanto dichiarato dal giocatore:Giulio, raccontaci la tua prima giornata "tedesca""La ricorderò a lungo. Ad attenderci in sede c'era Rudi Völler e già quella è stata una soddisfazione immensa: è un personaggio che ha fatto la storia del calcio ed è stato un onore essere ricevuti da uno come lui. Ho poi sostenuto le visite mediche con i dottori. Sempre in sede ho poi incontrato il Presidente (Wolfgang Holzhäuser, ndr), che mi ha aspettato per le firme sul contratto e per la presentazione ufficiale. Un giornata bella ed intensa, insomma".Quando ti aggregherai ai nuovi compagni di squadra?"Il 10 di luglio. Loro iniziano già lunedì prossimo, io li raggiungerò per quella data. Ora me ne vado cinque giorni a Formentera e poi passerò il resto delle vacanze a Forte dei Marmi, a casa".Dal Grosseto alla Champions League, passando per un grande Europeo Under 21 da protagonista. Cosa si prova veramente in questi momenti?"Si prova un'emozione semplicemente incredibile. Sarà da brividi ascoltare la musica della Champions League e vivere l'atmosfera della BayArena e degli altri impianti tedeschi, sempre pieni e calorosi. Una grande soddisfazione".Ci avevi mai pensato ad un trasferimento all'estero?"Sinceramente sì, non sapevo quando, però l'estero è sempre stato un mio pallino e ritengo sia importante anche per confrontarsi con altre realtà. Sono convinto che è stata la scelta migliore".Cosa dovrà fare un calciatore come te che arriva al Bayer Leverkusen?"Arrivo in club dove troverò grandissimi giocatori ed una concorrenza molto alta. La ricetta è semplice, devo partire forte e non mollare un centimetro, impormi e fare il meglio possibile. Occorrerà lavorare con la massima dedizione e tanta umiltà".Numero di maglia 26. Perchè?"A dir la verità non c'è un significato particolare. Tra quelli rimasti a disposizione, è quello che mi è piaciuto maggiormente da subito. Ma il numero di maglia mi interessa relativamente: io devo solo pensare a lavorare bene e a dare il massimo per il mio nuovo club e i miei nuovi tifosi. Ne approfitto per ringraziare il mio agente (Silvio Pagliari, ndr) che ha portato a termine la trattativa, Rudi Völler che mi ha cercato e voluto fortemente e anche l'Inter, in particolare Branca e Ausilio che non hanno posto ostacoli alla buona riuscita del mio trasferimento".
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