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E’ De La Fuente-mania. TS: “E’ la risposta a Mastour, il sinistro è magico”

I due gol favolosi contro il Genoa hanno fatto impennare le quotazioni di Pau De la Fuente, giovane spagnolo che l’Inter ha strappato al Real Madrid. Anche Tuttosport oggi esalta le qualità del ragazzo classe 1997. “Anche...

Daniele Mari

I due gol favolosi contro il Genoa hanno fatto impennare le quotazioni di Pau De la Fuente, giovane spagnolo che l'Inter ha strappato al Real Madrid. Anche Tuttosport oggi esalta le qualità del ragazzo classe 1997.

"Anche l'Inter ha il suo Mastour. Il Milan si è innamorato del talento del fantasista di origine marocchina (in panchina col Sassuolo e osservato via dvd anche da Berlusconi); mentre l'Inter nell'annata ancora in corso ha ammirato il magico sinistro di Paolino "Pau" De La Fuente. Spagnolo di Santander, il prossimo 27 giugno compirà 17 anni e quel giorno spera di festeggiare il compleanno con il titolo di campione d'Italia Allievi. Già, perché "Pau" è il numero 10 e il trascinatore della squadra Allievi di Gianmario Corti (6 gol in stagione) che in questi giorni si sta giocando nel senese il titolo italiano. Due successi con Genoa e Chievo (oggi contro la Juventus si stabilirà la prima del girone), con De La Fuente assoluto protagonista del 3-1 sui rossoblù con una doppietta alla Recoba: due siluri da fuori area che hanno ricordato a tutti i presenti il sinistro del "Chino".

Particolarissima la storia di questa mezzala dalla chioma bionda che si ispira a Guti e Iniesta (ma l'idolo è Cristiano Ronaldo): il responsabile dello scouting giovanile nerazzurro Pierluigi Casiraghi lo aveva scovato a Santander e nel gennaio 2013 era volato in Spagna per chiudere col suo club, il Bansander, grazie al... Real Madrid. Già, perché anche la società di Florentino Perez aveva deciso di acquistarlo, ma quando i dirigenti delle Merengues avevano saputo che "Pau" era stato avvicinato dall'Inter, chiamarono Casiraghi e, avuto la confermare dei passi nerazzurri, decisero di rispettare il tempismo dell'osservatore. L'affare piuttosto aveva rischiato di saltare per la lingua lunga del padre che svelò ai media il viaggio di 5 giorni a Milano col figlio per conoscere le strutture dell'Inter, rivelazioni che avevano fatto imbufalire lo stesso Casiraghi".