Ha voluto dire la sua Gianfelice Facchetti a Sky Sport 24, circa la questione dello 'sciopero dei calciatori' paventato per il prossimo 11 e 12 Dicembre: "Non credo che si possa confrontare il taglio alla cultura con quello allo sport. La cultura è un bene che se non ha una sovvenzione pubblica, molto spesso fa fatica ad andare avanti (riferimento allo sciopero degli artisti n.d.r.). Io credo che ragionando sui punti della discordia, viene il sospetto che dietro a tutto questo ci sia uno scontro per altro. Quanti sono i fuori rosa in serie A? Pochi, quindi nessun motivo per uno scontro cosi forte. Sul secondo aspetto, oggi un calciatore rispetta il contratto solo sino a quando vuole lui. Il potere ce l'ha chi gestisce i cartellini, cioè i procuratori. Al di là di questo, secondo me dietro questo c'è una battaglia per altro. Ci sono società come la Roma e il Bologna che rischiano molto, ma queste realtà vanno rapportate al mondo della Lega Pro e dei Dilettanti. Se questo sciopero può incrinare il rapporto tra tifosi e giocatori? Non lo so, se i tifosi si ritengono presi in giro da questo calcio, ma se ci fosse il coraggio da parte degli stessi di protestare su quello che non gli va bene, allora si arriverebbe a un rispetto di tutto. I tifosi dovrebbero diventare più esigenti e allora certi potrebbero capire che i loro comportamenti sono mossi solo da egocentrismo".
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Facchetti a SS24: “Lo sciopero dei calciatori? Dovrebbero protestare i tifosi”
Ha voluto dire la sua Gianfelice Facchetti a Sky Sport 24, circa la questione dello ‘sciopero dei calciatori’ paventato per il prossimo 11 e 12 Dicembre: “Non credo che si possa confrontare il taglio alla cultura con quello allo...
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